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GALLERIA PAOLO ANTONACCI ROMA

CAVALIERI ALLA CACCIA ALLA VOLPE NELLA CAMPAGNA ROMANA
giovedì 9 giugno 2022 di La Redazione

Argomenti: Arte, artisti


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APPROFONDIMENTI - 14

E’ agli inglesi che si deve l’introduzione a Roma della caccia alla volpe...

Il nostro dipinto raffigura tre eleganti cavalieri in giacca rossa e cilindro a cavallo. I nobili cavalieri sono ritratti nella Campagna romana nei pressi dei ruderi della cosiddetta "Roma Vecchia" sulla via Appia ad un "meeting" di caccia alla volpe. Sullo sfondo del dipinto, di fronte ai maestosi ruderi degli acquedotti Claudio e Alessandrino, si nota una muta di cani da caccia tenuti a bada da "groom" mentre altri cavalieri sopraggiungono al galoppo. Sulla estrema sinistra si intravede parte del panorama di Roma con le cupole di Santa Maria Maggiore. Il cavaliere sulla destra è chiaramente identificabile in don Livio Odescalchi, in base a raffronti con altri suoi ritratti.

Arthur John Strutt Chelmsford (Inghilterra), 1819 - Roma, 1888

Cavalieri alla caccia alla volpe nella Campagna romana

Olio su tela, 59 x 86 cm., firmato e datato in basso al centro su di una finta rovina: "A.J.Strutt 1855" Sulla cornice è apposto un cartiglio con la scritta "Meeting of the Royal Italian Staghounds in the Campagna"

Le origini di questo tipo di caccia hanno le proprie radici storiche in Inghilterra, quando per controllare l’aumento demografico delle volpi che predavano gli animali da cortile, i contadini le cacciavano con l’aiuto dei propri cani. E’ precisamente a lord Chesterfield, che si deve l’introduzione nella Campagna romana della "caccia alla volpe" e, in seguito, delle corse con ostacoli.

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Riportiamo un brano tratto da un articolo del 1898 apparso sulla "Rivista di Cavalleria’"di P. Campello della Spina:

“Così fu che, nell’anno 1844, un numero ristretto di signori, inglesi e romani, che facevano capo presso lord Chestertfield e presso il principe Don Livio Odescalchi, organizzarono, privatamente, le prime cacce alla volpe, e, poco dopo, con personale, cavalli e cani fatti appositamente venire dall’Inghilterra, per iniziativa di Don Livio Odescalchi e sotto la sua presidenza, fu fondata la Società Romana per la caccia alla volpe... Nel 1848 la società si sciolse, e non venne ricostituita che dopo il ritorno di Pio IX da Gaeta; ne fu redatto lo statuto il 5 maggio ’52. Gli appuntamenti erano il ritrovo della società elegante, e la colonia straniera, allora molto numerosa in Roma, interveniva in gran parte alle cacce…"

Descrizione del dipinto

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