
Era di statura bassa, aveva un corpo esile, che avresti definito fragile, e uno sguardo acuto,vivace, con due occhi che ti fissavano dentro.
Lo conobbi a Monaco nel 1966; insieme stavamo partecipando ad un convegno internazionale su cinquant’anni della Rivoluzione d’ Ottobre.
Ci fu una simpatia reciproca, immediata.
Mi regalò – con una carissima dedica – la sua opera appena uscita “Dnievnik moich Vstriec” ( Diario dei miei incontri), con sottotitolo: “Zikl traghedij” (Ciclo di tragedia).

- Dedica ad Arturo Capasso
Nelle settecento pagine dei due volumi ci sono incontri con personaggi che hanno fatto la storia dell’Urss. Poeti, scrittori, musicisti, registi, politici.
L’effigie di Lenin appariva su un francobollo sovietico in milioni di esemplari.
I disegni che appaiono in questo articolo sono tratti dall’opera menzionata.
Come si potrà notare, ci sono anche disegni di personaggi non legati al mondo russo, che denotano come Iurij Annenkov fosse e si sentisse figlio di una grande Europa e di una cultura veramente poliedrica.
Nacque nel Kamciatka a Pietropavlosk nel 1889 e fin dal 1924 visse esule a Parigi.
Le sue radici affondano nel cubismo, futurismo ed espressionismo.
Ogni disegno ha una sua storia precisa.

- Ritratto della moglie Elena
Il soggetto ora è idealizzato, ora è visto con tono umoristico.
I tratti sono lievi, lievissimi, ma a volte carichi, accentuati.
Egli riesce sempre a carpire l’animo del suo eroe e a farcelo vedere coi suoi occhi.