La Sacra famiglia è composta da Giuseppe, Maria e il Bambinello.

La famiglia è sacra ma ancora prima della famiglia c’è la Coppia.. Un’unione formata da un uomo e una donna che si incontrano, si amano e decidono di unirsi in un sacro legame, come dice Carotenuto nel libro Eros e Pathos “..se un essere umano diventa qualcosa di importante è perché è stato capace di attivare il divino che è in noi...nell’incontro noi creiamo uno spazio che riteniamo sacro”. Allora si crea un’alchimia che origina “Cum jugare” unire con vincolo matrimoniale che non deve essere necessariamente unito da un vincolo ufficiale, ma molto di più, un’unione profonda fra un uomo e una donna che darà origine al nucleo familiare. Se la coppia funziona ed è sana, darà origine ad una sana, sacra famiglia.

E’ bene sottolineare che sono molti gli equivoci che sorgono attualmente quando si parla di unioni, l’unione che prevede una coppia, è rigorosamente eterosessuale. Scelte diverse saranno degne di essere accettate là dove vengano vissute con discrezione e sobrietà...caratteristiche queste sempre più rare da trovare in qualsiasi tipo di unione. Però la coppia, portatrice di un ovulo e di uno spermatozoo che uniti daranno inizio alla vita, è, e sarà sempre composta da un uomo e da una donna. L’alchimia avviene fra yin e yang, fra la luna e il sole...cerchiamo di evitare di creare oggi, l’equivoco che potrebbe portare un domani i bambini a credere che quella notte, a Betlemme, nella grotta, ci fossero Giuseppe, Antonio e il Bambinello oppure Maria, Giovanna e il Bambinello. No, nella grotta, scaldato da un bue e da un asinello nasceva, nei nostri cuori e per il mondo credente Gesù Bambino da Giuseppe e Maria.

La famiglia non può e non deve dare origine a equivoci. E pur mantenendo all’interno della stessa, una necessaria sovrapposizione di ruoli, il messaggio che deve arrivare ai figli sarà quella di un padre virile che insegnerà loro i rapporti con il sociale e una madre accogliente e consolatoria che insegnerà loro l’importanza della compassione, del perdono e dell’accoglienza, insomma tutto quello che ha a che fare con l’emotività. Chiaramente ci sono padri tenerissimi e madri più severe, ognuno ha le proprie caratteristiche e ci si esprima come crede; però la definizione dei ruoli, soprattutto in un momento di grande confusione come quello attuale, è bene che vengano recuperati, con la necessità di dare una sterzata verso il raggiungimento di un equilibrio all’interno della famiglia, sempre più difficile da comprendere e mantenere.

Annalisa Lo Monaco