Il mercoledì delle ceneri, la Chiesa ammonisce: “Memento homo, quia pulvis es et in pulvem reverteris” Ricordati uomo che polvere sei e polvere
diventerai.
Pochi ascoltano, per molti il carnevale continua, anche se magro.
Ci sono poi le ceneri di Gramsci. Una idea, una ideologia che è crollata, andata alla deriva, con buona pace di quanti vi credettero e combatterono.
Abbiamo poi ceneri recenti, più vicine a noi.
Ma più che ceneri sono poltiglie informi, ancora fumanti e piene di miasmi.
Sono i troppi cumuli di lordura che gente esasperata non sopporta più.
Ma non bastano i piccoli fuochi, ci vorrebbe un grande enorme fuoco purificatore.
Per liberarsi una buona volta di quanti erano preposti al bene pubblico.
Ma la torre del Leader Maximus resiste ancora e i suoi consiglieri di ieri e di oggi si guardano bene dall’attaccarlo. All’enorme mucca hanno succhiato a piene mani, riempiendosi mani, tasche, borse.
Si dice e si ripete che il fine giustifica i mezzi.
Io dico e ripeto che un mezzo malavitoso giustifica la fine.
La fine di questo imperio, attesa sperata implorata.
Arturo Capasso