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A come Amore

Come una candela sulla quale, se soffi, inesorabilmente si spegne….e loro due ci avevano soffiato sopra tante volte, senza mai spegnerla.
domenica 17 maggio 2009 di Fabio Caldani

Argomenti: Opinioni, riflessioni
Argomenti: Ricordi


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Pensando all’amore si pensa sempre all’innamoramento, all’infatuazione che travolge due persone; la storia di cui vi voglio parlare, invece, parla di un Lui e di una Lei che arrivarono all’amore attraverso strade diverse, quasi senza accorgersene.

Tutto ebbe inizio con alcuni gesti di profonda tenerezza di Lei, rivolti ad un Lui amareggiato per una travagliata precedente relazione che ebbe fine proprio in un ormai lontanissimo 1973; i caratteri, le vicende familiari e le attitudini comportamentali dei nostri personaggi erano davvero agli antipodi …. Lei di famiglia agiata, da poco laureata, con un carattere forte e propenso a voler tenere sempre tutto sotto controllo; Lui di famiglia povera ma fiera, con un diploma preso con gran fatica, sensibile e buono d’animo ma molto testardo. I due si conoscevano da qualche anno, entrambi impegnati in una attività di volontariato nel quartiere, all’interno di una Comunità di giovani coordinata da un altrettanto giovane ed amatissimo Sacerdote. Un po’ per le evidenti diversità caratteriali, un po’ per una viscerale antipatia “campanilistica” (Lei milanese di nascita, Lui romano “de Roma”) i due non si erano mai troppo frequentati e nemmeno mai troppo amati.

In quella primavera del ‘73 si accese inspiegabilmente, tra i due, una scintilla; la nuova relazione che ne derivò, proprio perché tra persone tanto diverse, costituiva un mistero perfino per i giovani della Comunità nella quale erano impegnati; ciononostante quella relazione proseguì per qualche tempo con continue tenerezze e qualche immancabile frizione. Al di là di qualsiasi previsione i due, dopo solo due anni di fidanzamento, si sposarono e, dopo la cerimonia di matrimonio ed una cena tra pochi intimi (pochi familiari e pochi amici, essenziali per partecipare quella gioia e, soprattutto, per far quadrare i conti di una economia ancora instabile) iniziarono un viaggio di nozze che li portò verso splendide terre lontane…… 7 giorni tra Positano ed Amalfi !

La prima casa in affitto (due camere,bagno e cucina nella periferia romana), molte supplenze per Lei ed un buon lavoro per Lui, costituirono le fondamenta per un matrimonio vissuto pienamente “giorno per giorno”……. ciò che meglio caratterizzava quel tempo erano le calde e frequenti tenerezze tra i due e le altrettanto calde e frequenti litigate (per i motivi più futili e banali) legate alla oggettiva loro diversità caratteriale. Giorni pieni di tanto lavoro, tanti nuovi amici, tanti piccoli viaggi e nel cuore di entrambi il costante, tangibile ricordo della importante esperienza di volontariato che li aveva fatti incontrare. Dopo i primi anni, la relazione (complessa, ma sana) portò il sentimento ad una nuova fase e diventò AMORE, quello vero, quello che ti fa pensare di non poter fare a meno dell’altro anche se l’altro ti impegna e ti sfida tutti i giorni su nuovi terreni, sia dialettici che comportamentali; niente figli, molti amici ed un Affetto che diventò sempre più grande, tra qualche lacrima, qualche piatto rotto e tanti splendidi momenti di intimità e gioia piena.

Oggi, dopo tanti anni, quei due sono ancora insieme; bisticciano molto ancora oggi ed ancora oggi molti si chiedono come sia possibile che due persone tanto diverse stiano ancora “mano nella mano” dopo tanti anni. Loro rispondono che VOGLIONO TENER DURO, contro tutto e tutti, e che vogliono portare questa relazione fino in fondo…… almeno fino al momento ben illustrato in questa fotografia :

Io spero davvero che ci riescano e che la loro storia possa contribuire a far riflettere, anche se per poco, coloro che inevitabilmente incontrano ostacoli nella propria relazione di coppia; è vero che un Amore più semplice aiuta a vivere meglio, ma è altrettanto vero che un Amore conquistato quotidianamente “contro tutto e contro tutti” può regalare una carezza e un “buongiorno” al risveglio mattutino.

 



  • A come Amore
    17 maggio 2009, di secco

    Conosco bene la fiamma di quella candela, descritta da te in modo veramente bello, bravo
    Paolo