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Gli scrittori stranieri raccontano Roma (Newton-Compton Roma 2008)

ROMA VISTA DAGLI SCRITTORI STRANIERI

Una immagine variegata non solo della città nel XIX secolo
mercoledì 13 maggio 2009 di Carlo Vallauri

Argomenti: Luoghi, viaggi
Argomenti: Recensioni Libri
Argomenti: Sergio Campailla


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Nella collana degli editori Newton-Compton non poteva mancare un ampio volume su Gli scrittori stranieri raccontano Roma, Roma 2008. Sergio Campailla raccoglie in questo bel libro una serie di scritti dell’Ottocento che danno non solo della città ma della cultura italiana nel XIX secolo una immagine variegata, approfondita, originale. Così dai grandi romanzieri francesi, Zola e Stendhal passiamo agli studiosi ed artisti britannici (Robert Browning, Dickens), agli espatriati come F. Marion Crawford e agli americani come Henry James o ai grandi compositori (Berlioz, Wagner), per chiudere con scrittori italiani come un recente classico autore della romanità vissuta Claudio Rendina.

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Colonna Traiana

Scorrono così davanti agli occhi del lettore, oltre a preziose illustrazioni che offrono un gustoso panorama ottocentesco, tante “visioni” personali dei giardini e del Tevere, delle abitazioni e del Vaticano, del “camposanto allegro”, dei protestanti, delle passeggiate di Hawthorne e di James. Naturalmente vi sono brani di diari di Gregorovius (raccolti da Eugenio Ragni) o di Cesare De Michelis che presenta la città attraverso “lo specchio russo” cioè scritti conosciuti e perciò qui più apprezzati. Anderson e Gogol rappresentano aspetti caratteristici della vita locale. Oltre agli scrittori dei quali sono riportati testi significativi vanno altresì lodati i vari studiosi che sono riusciti a raccogliere i brani stessi, ricchi di rievocazioni vive e gradevoli.

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Bùccina
strumento musicale a fiato in uso presso i Romani
 

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