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Vista dalla Mortella

Il giardino La Mortella a Forio d’Ischia

Un incanto nell’Isola Verde
lunedì 1 ottobre 2018 di Patrizia Cantatore

Argomenti: Italia
Argomenti: Giardini


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Nella bellissima cornice dell’isola d’Ischia, nei dintorni di Forìo, non si può dimenticare di visitare sin dal 29 marzo e fino al 4 novembre il giardino subtropicale La Mortella creato dall’amore e dalla passione per le piante di Susana Walton.

Per entrare nel vivo dello spirito di questo giardino non si può dimenticare di citare la storia d’amore che lo ha ispirato e che tuttora aleggia in ogni angolo e in ogni scorcio valorizzato da terrazze, cespugli, ruscelli e corsi d’acqua.

Quando Susana e William Walton, uno dei maggiori compositori inglesi del XX secolo, si incontrarono in Argentina fu amore a prima vista, dopo pochi mesi, nonostante i ventiquattro anni che li dividevano, si sposarono e il primo posto in cui andarono a vivere fu una casa nell’isola d’Ischia, dove il maestro poteva comporre nell’atmosfera mite e tranquilla invernale e dove vissero dal 1949 per dieci anni prima di decidere di acquistare un terreno e costruire una casa con un giardino. Scelsero un terreno in località Zaro a Forio incastonato nella roccia trachitica, “una valle con terra scura rivolta al tramonto del sole e che gode perciò numerose ore di luce in più” come commenta la stessa Susana. Molti li sconsigliarono di acquistare quella che come la definì il loro amico intimo Lawrence Olivier “era solo una cava di pietre”.

William e Susana se ne innamorarono, ai loro occhi era “un gigantesco vaso di fiori scolpito nel torrente di lava ed in seguito spaccato dai terremoti, una conca di dura trachite colma di 20 piedi di solido humus”. “La collina sovrastante – continua il racconto di Susana – è uno sperone di trachite vulcanica che si estende da oriente a occidente e protegge la valle dal vento del nord. La valle è cinta a sud da un colle più basso, formato da grandi massi. William ed io restammo talmente affascinati da queste rocce straordinarie che, nonostante gli ammonimenti del nostro amico Laurence, decidemmo di costruire una casa sulla collina, tra due rocce imponenti ed un giardino ai suoi piedi. Decidemmo di progettare il giardino. La casa sarebbe venuta dopo. Fummo fortunati da convincere il noto architetto di giardini, Russel Page, a venire ad Ischia ed interpretare i nostri sogni stravaganti. Page fece un progetto che avrebbe trasformato quello che Olivier aveva paragonato ad una cava di pietre in un rigoglioso giardino esotico scavato nella roccia”.

Page che tornerà a controllare i lavori di tanto in tanto, spiegò alla coppia come un giardino può esistere solo se è espressione di fede e speranza, un canto di “lode” alla natura, confidando dell’impegno che William e Susana avrebbero profuso. È così che i coniugi Walton trasformarono una collina ed una valle in un tripudio di “mirti”, di “mortella”, di ninfee, orchidee ed ibiscus, oltre che piante dai più disparati angoli del mondo ma, allo stesso tempo, un luogo profondamente spirituale, un tempio della natura che condivide con la musica l’impegno di far sentire i Visitatori come dei Fedeli d’Amore che si accostano al Tempio, alla Fonte della Vita: all’amore.

William continuò a portare piante da ogni angolo della terra seguendone la crescita fino alla sua morte nel 1983 a 81anni, il giardino frutto del loro amore è divenuto dopo la sua morte, secondo sue disposizioni , aperto al pubblico, mentre i suoi beni destinati ad Una Fondazione, un “Trust” inglese, a disposizione di giovani compositori provenienti da tutto il mondo per lavorare alle loro composizioni. La Mortella è diventato un laboratorio critico per lo studio delle opere di William Walton ed un centro di eccellenza mondiale per rappresentazioni di musica, teatro e danza.

Nel 1991 i Giardini sono stati aperti al pubblico, giovani compositori arrivano alla “Mortella” ogni anno, spettacoli prestigiosi si tengono ogni anno da aprile ad ottobre con l’apertura dei giardini.

Fino alla morte avvenuta nel 2010 a 83 anni Susana ha diretto, curato ed ampliato il Giardino con un Teatro Greco e perfino con un parcheggio.

Oggi il Giardino de “La Mortella” si estende su di una superficie di circa 3 ettari con 4 mila varietà di piante provenienti da tutto il pianeta terrestre. Vi lavorano 22 persone di cui 7 giardinieri. La Fondazione è diretta dalla dottoressa Alessandra Vinciquerra, una delle più grandi esperte di piante particolari e rare d’Italia che Susana scelse nel 1994.

Gli occhi di un Visitatore sensibile non possono che emozionarsi profondamente davanti alla rappresentazione dell’amore che travalica il tempo, lo spazio, le cose. Loro non sono più in questo mondo ma il loro amore è ancora presente, sembra sussurrare tra i rami, nella carezza cocente del sole, nella pace che ispira ogni paesaggio così come nella presenza delle loro ceneri: quelle di lui su una roccia posta nel punto più alto della collina al sole, quelle di lei all’ombra di una grotta dove come un novello Genius Loci fa da guardiana al ninfeo.

Uno specchio d’acqua a rappresentare uno specchio di vita come ci ricorda la scritta in inglese che recita: ”Questo angolo verde è dedicato a Susana che ha amato teneramente, ha lavorato con passione ed ha creduto nell’immortalità” e a noi è parso di sentire una voce bisbigliare quelle parole in ogni angolo, ancor prima di averle lette.

 

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