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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


BURNOUT E MULTITASKING

domenica 12 marzo 2017
Argomenti: Opinioni, riflessioni

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BURNOUT E MULTITASKING
di Andrea Forte & Vivi Lombroso

- Il burnout è genericamente inteso come quel particolare esaurimento, tanto fisico quanto psichico, che colpisce chi è sottoposto ad un insieme di stress particolarmente intensi e continuativi. A titolo di esempio, cadono nel burnout i commercialisti, i negozianti, i medici, le infermiere, le maestre elementari e d’asilo, le guardie carcerarie etc.

- In inglese burnout significa bruciare, incenerire, esaurire, quindi significa anche bruciarsi, incenerirsi, esaurirsi
Alcuni sintomi plateali sono: il senso di fatica nei confronti di alcuni meccanismi, senso di perdere la propria personalità o fare una vita senza senso, amore profondo non adeguatamente corrisposto, convinzione di avere dato più di quanto si è ricevuto quando serviva a noi, e così via.

- Il burnout comincia con l’attingere alle proprie riserve fisiche, psichiche e spirituali, a vantaggio di un settore o dimensione. Le cause sono molteplici: l’amore per una o più persone, il bisogno di soldi per vivere, la ricchezza, il potere, la gloria, il richiamo di Dio etc.

- C’è un’aggravante: il burnout spesso è legato alla consapevolezza del malato, nel senso che il malato è consapevole di esserlo, come e perché, ma è convinto di non riuscire ad uscirne per vari motivi: il bisogno di lavorare, gli obblighi familiari, la mancanza di alternative etc. In altre parole, il paziente è di fatto convinto che non ci sono “vie d’uscita”, oppure di non essere capace a trovarle, o di non avere nessuno che lo aiuti in tal senso.

- Tanto per ridere un po’, il burnout non è una patologia considerata nell’elenco di riferimento internazionale per la psichiatria. In pratica, per gli psichiatri non è una malattia né una patologia; viene considerata una condizione generica nella quale il soggetto non gliela fa più a rispondere adeguatamente ad uno stress.

- I segnali caratteristici sarebbero “esaurimento”, sentirsi svuotati, “inefficienza”, sentirsi inadeguati, in ritardo, “repulsione”, cioè disgusto per il proprio lavoro. Secondo gli psichiatri, il burnout può provocare ipertensione, disturbi cardiovascolari, disturbi del sonno, ansia, impazienza e taluni comportamenti nevrotici.

- In realtà chiunque potrebbe comprendere che il burnout è molto più che una sfortuna o una malattia, ma un problema esistenziale, il “problema di esistere”, a partire dall’individuo, e per estensione, condizionante l’inconscio collettivo, sino a quello della specie.

- Altro problema fondamentale e pregiudiziale, strettamente connesso col burnoit è il multitasking. Genericamente inteso, esso è quel comportamento patologico di iperattivismo mentale per cui lo stesso individuo fa due o più cose contemporaneamente, tipo guidare e telefonare, seguire le quotazioni in Borsa e mangiare, fare la spesa e sentire la musica agli auricolari, e così via. Questo disturbo sembrerebbe tipico di questi ultimi decenni, mentre invece è antico quanto l’umanità, ed ha raggiunto un punto di non ritorno in questi ultimi anni.

- Ogni attività che compiamo, mentre la compiamo fa accendere alcune aree del cervello. Inizialmente gli scienziati si sono chiesti se svolgere contemporaneamente più attività aumentasse l’ampiezza e la portata delle aree cerebrali che si attivano. A seguito di ricerche ed esperimenti, si sono accorti che in realtà le aree del cervello che l’individuo riesce ad accendere contemporaneamente, non aumentano, non si amplificano. Accade allora che i neuroni dedicati a ciascuna attività si riducono per quanti sono i compiti che l’individuo cerca di svolgere tutti assieme, e pertanto tali neuroni vanno sotto stress. Il multitasker cronico è confuso, velleitario, incapace di seguire un pensiero astratto. In pratica si autobrucia.

- A questo punto consideriamo che il burnout e il multitasking non distruggono lo psicosoma solamente quando l’individuo si trova nello stato di veglia, ma per assuefazione anche durante le ore di sonno. Praticamente demoliscono sistematicamente l’entità 24 ore su 24. Quando andiamo a dormire, una parte di noi sogna una certa cosa, una parte odia una certa cosa, una parte sta in ansia per delle persone, una parte sa che si sta bruciando. Multitasking.



 



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