a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by
LDVRoma
Dopo la premiere mondiale a Roma in Alice nella Città come evento speciale di chiusura, a cui sono seguiti i festival: Sottodiciotto Film Festival a Torino, Costa Iblea Film Festival a Ragusa e Ortigia Film Festival - Winter Edition a Siracusa, è con piacere che annunciamo che Cosa verrà di Francesco Crispino è nella selezione ufficiale ai Nastri d’Argento 2023.
Il lungometraggio documentario scritto, diretto e co-prodotto dallo stesso Crispino insieme all’Istituto comprensivo statale “E. De Amicis” di Floridia (Siracusa) è il risultato di un progetto promosso e sostenuto da MIUR e MIC e affianca osservazione antropologica e indagine generazionale che vede coinvolti studenti e docenti dell’Istituto “E. De Amicis” durante l’anno scolastico 2020/21, trascorso in alternanza fra presenza in classe e DAD a causa della pandemia da Covid-19.
Nato in un territorio che si è ritrovato del tutto impreparato ad affrontare l’anno più difficile della pandemia, e sviluppato, a causa delle restrizioni sanitarie, come un percorso sperimentale costruito in itinere, Cosa verrà affronta il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza attraverso la voce dei suoi giovani protagonisti, Alice e Eric, studenti dell’Istituto “Edmondo de Amicis” di Floridia, paese della provincia di Siracusa.
Il loro ultimo anno di scuola media è scandito dagli impegni scolastici e dalle confessioni che, con i compagni, affidano alla macchina da presa. Tra le incertezze per il futuro, le scelte da affrontare per diventare adulti, e le fragilità che emergono quando si comincia a camminare da soli, gli studenti compiono un percorso di crescita di cui il regista è testimone. Un’occasione per docenti e educatori di interrogarsi sulle aspettative e i cambiamenti che interessano gli studenti e su come si possa accompagnarli in questa fase delicata. Le loro storie sono accomunate da una complessa situazione esistenziale e s’innervano su un territorio situato nel profondo Sud dell’Italia e dell’Europa. Uno spazio simbolicamente di confine e insieme d’avanguardia per gli effetti del cambiamento climatico in atto.
Cosa verrà è il risultato di un progetto (“Un futuro senza plastica: una scuola Plastic free”) che ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione sulla tematica ambientale delle fasce più giovani della popolazione e in particolare sull’uso corretto dei rifiuti plastici. Questione che rappresenta una criticità di un’area già profondamente segnata dall’insediamento del polo industriale Petrolchimico di Priolo-Gargallo.