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La spilla di Tara

GIOIELLI

e dell’antico Egitto
sabato 4 giugno 2005 di Ileana Coccetta

Argomenti: Arte, artisti


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LE SPILLE

Amate e coltivate sin dai tempi delle più antiche civiltà, portate dagli uomini e dalle donne, dispensatricidel potere e della casta, a seconda della loro preziosità, le spille hanno vissuto uno dei momenti di maggiore splendore nella Milano di Ludovico il Moro; infatti, in quella corte sforzesca, fin troppo vivace e colta per l’Europa dell’epoca (aveva ospitato illustri artisti come Leonardo da Vinci e il Bramante), i laboratori orafi facevano a gara con quelli della raffinata borghesia veneziana, in fatto di spille. Ma voglio parlare di una spilla famosa:

LA SPILLA DI TARA

L’estate, in Irlanda, è umida e piovosa; eppure, il 24 agosto 1850, le nuvole in cielo, non riuscirono ad offuscare lo splendore e l’antichità di una spilla trovata sulla spiaggia della città di Drogheda. Era un magnifico gioiello, formato da una fusione di argento e oro con pietre incastonate e un lungo spillo dalla testa lavorata che serviva per agganciarlo alla stoffa. Si trattava di una fibula da mantello, fabbricata intorno all’VIII secolo, ad uso e ornamento di un grande personaggio celtico che la teneva come amuleto per la protezione del corpo e dello spirito. A quell’epoca, i Celti vivevano tra i monti del Galles e le pianure dell’irlanda, ivi spinti dall’avanzata dei Germani e dei Romani. La spilla di Tara, così è chiamato il gioiello, ora è conservata al “National Museum“ di Dublino.

I GIOIELLI DEGLI ANTICHI EGIZIANI

Il mistero e il fascino dell’Egitto: falchi, felini, aquile e scarabei nascondono magicamente, da millenni, il loro simbolo vitale e religioso. Splendevano sotto forma di gioielli, nei pettorali e bracciali dei faraoni, senza il cui aiuto, essi non potevano raggiungere il regno dei morti, il mondo ultraterreno. L’oro è l’incontrastato protagonista;gli egiziani lo ritenevano il più nobile dei metalli, puro come la pelle degli dei, emanazione stessa di RA, il Sole.