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UN SAN PAOLO DI CESARE FRACANZANO


mercoledì 10 febbraio 2021 di Achille della Ragione

Argomenti: Arte, artisti


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Invitati dal proprietario per una corretta attribuzione abbiamo visionato un pensieroso San Paolo(logo), appartenente ad una collezione privata bolognese, in perfetto stato di conservazione e con la cornice originale.

L’opera è da collocare cronologicamente a metà strada nel cammino artistico di Cesare Fracanzano, dopo il superamento dell’iniziale fase manieristica legata allo stile del Borghese e del Santafede e l’entrata nella bottega del Ribera.

Tali accostamenti ben si esprimono nei colori spessi e grumosi e nella palpabile materialità del cromatismo, mentre il fondale scuro alle spalle del santo, dal volto in profonda meditazione, è un chiaro richiamo alle tematiche riberiane. L’impasto cromatico del corpo possiede una calda luminosità ed un tenero colorismo, che fa presagire l’adesione alla lezione di Van Dyck intorno al 1635. Nel San Paolo possiamo cogliere le tre anime di Cesare: un repertorio accademico basato su figure devozionali rese con rigore formale, un aggiornamento dello stile giovanile sulla lezione del naturalismo ed un’adesione ai dettami di piena luminosità dei seguaci vandichiani. Per capire la poliedrica espressione pittorica di Cesare Fracanzano che passa con disinvoltura dalla sconcertante rivelazione caravaggesca alla tonale fusione armoniosa dei Carracci, è essenziale tuffarci per un momento nella realtà artistica e storica del Seicento. La civiltà artistica del Seicento sorta dalla crisi dello splendido mondo cinquecentesco, ha in sé la grandezza, la complessità, le contraddizioni di una delle epoche più tormentate eppure più feconde di tutta la storia d’Europa e riesce a maturare le più alte conquiste spirituali che formano il patrimonio della civiltà moderna. È dalla nuova visione che si ha dell’uomo e della natura e soprattutto dal nuovo profondo amore per la vita che nasce, in un conflitto di forze e di idee nuove, la base di tutte le attività spirituali del secolo.

La pittura avverte ed afferra di colpo la nuova situazione sociale ed esprime due grandi correnti pittoriche: quella dei Carracci decorativa ed armoniosa e quella tormentata e chiaroscurale di Caravaggio. Ed è in questa particolare atmosfera che vive ed opera il nostro Cesare Fracanzano. È un artista stimato ed apprezzato per la sua ricchissima varietà di linguaggi, di soluzioni stilistiche, d’improvvise accensioni di luci, di armoniose fusioni di colore.

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Cesare Fracanzano. San Paolo

Forniamo ora dei cenni della biografia del pittore, invitando chi volesse approfondire l’argomento e visionare oltre 100 foto a colori dell’artista a consultare la mia monografia “Cesare Fracanzano opera completa”, digitando il link http://www.guidecampania.com/dellar... Cesare nacque nel 1605 a Bisceglie e più precisamente il 9 ottobre. Il padre Alessandro, era un nobile originario di Verona pittore di maniera, sposatosi con la biscegliese Elisabetta de Milazzo nel 1602. Insieme al fratello Francesco seguì il padre nei suoi spostamenti di città in città per eseguire decorazioni e da lui apprese i primi rudimenti dell’arte pittorica. Entrò poi nella bottega del Ribera a Napoli.

Il suo stile pittorico si rifaceva al Ribera, ma anche al Tintoretto, ai fratelli Carracci e a Guido Reni. Dopo lunghi anni di preparazione artistica e di lavoro svolto a Napoli, nel 1626 tornò a Barletta dove sposò Beatrice Covelli. Operò molto nella cittadina pugliese in chiese e palazzi signorili. Si spostò dalla città natale solo per assolvere ad impegni di lavoro a Napoli, a Roma e in altre località della Puglia.
Visse a Barletta fino alla sua morte avvenuta tra il 1651 e il 1652.

 

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