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GUIDO COSENTINI: NEL BLU DEL CIELO E DEL MARE MEDITERRANEO

Espone a Roma alla Torretta Valadier di Ponte Milvio dal 24 al 29 maggio 2008
martedì 27 maggio 2008 di Silvana Carletti

Argomenti: Arte, artisti


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Alla Torretta Valadier di Ponte Milvio si è inaugurata sabato 24 Maggio, la mostra dell’artista GUIDO COSENTINI un pittore, scultore e creatore di gioielli che dalla sua terra, la Calabria, e soprattutto dal suo mare, trae profonda ispirazione.

Il titolo: “Nel blu del cielo e del mare Mediterraneo” è emblematico, perché i dipinti, le sculture, i gioielli rappresentano nelle varie sfumature, l’essenza di quel mare e di quel cielo, unici al mondo, di un azzurro intenso e particolare che l’artista porta sempre con sè e conserva gelosamente.

Nascono così i quadri con i pesci, con le stelle marine, con le bottiglie contenenti misteriosi messaggi, con le onde e con i coralli: quadri originalissimi che comprendono anche oggetti trovati per caso, mai costruiti ad hoc, quali bottiglie di plastica, fogli di giornale, polistirolo che, sotto la mano dell’autore, diventano parte integrante della rappresentazione.

Chiediamo all’artista quale è il quadro cui è più affezionato e ci mostra una creazione composta da fogli di una rubrica telefonica, ordinati e piegati a formare onde marine e delle barche.. C’è anche un titolo ispiratore: “Pagine già” ad indicare il trascorrere del tempo di cui il mare, nella sua immensità, racchiude da sempre l’inesorabile ritmo e mistero. C’è poi la scultura, creata con materiali assolutamente naturali, quali la pietra lavica di Vulcano, il marmo, il legno, il cristallo.

I soggetti? Sempre riferiti alle meraviglie del mare. Il materiale non viene mai stravolto, ma modificato minimamente per dargli un riferimento reale, quasi la natura provvedesse, da sola, a creare oggetti e forme riconoscibili che lo scultore, in seguito, perfeziona.

Su tutto, domina l’azzurro del mare e del cielo, intramezzato, quest’ultimo, da qualche nuvola allungata, come appare spesso in Calabria.

Una terra stupenda che il Maestro reca nel cuore e che ispira la sua arte. Un’arte che coinvolge ed emoziona e ci rende partecipi di una natura, tra cielo e mare, che, come afferma Ungaretti, “ci illumina d’immenso”.

 

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