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DIPINTI NAPOLETANI ALL’ASTA

Commenti di Achille della Ragione alle opere battute e sue interpretazioni
sabato 1 marzo 2014 di Achille della Ragione

Argomenti: Arte, artisti
Argomenti: Opinioni, riflessioni


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l 28 novembre, in via Olona a Milano, presso la casa d’aste Porro, sono stati aggiudicati alcuni dipinti napoletani interessanti, sui quali vorremmo esprimere qualche commento.

Partiamo da uno splendido San Francesco di Paola del Ribera (fig. 1), che fa parte di una serie eseguita dal pittore valenzano e che va messo in relazione con analoga tela in collezione privata a Ginevra, dalla quale si distingue per alcuni dettagli, tra cui il principale è un’ombra decisa sul bordo sinistro.

Passiamo ora ad esaminare una Maddalena penitente (fig. 2) erroneamente attribuita a Francesco De Mura, la quale è opera certa di Andrea Vaccaro per una serie di particolari patognomonici del suo stile: dallo sguardo svenevole con gli occhi verso l’alto (il celebre sottoinsù), alle mani dalle dita affusolate. al seno procace e generosamente esposto.

Il matrimonio della vergine (fig. 3), di buona fattura, va inquadrato nell’ambito della scuola napoletana settecentesca, ma è arduo indicare un autore con certezza.

Vi è poi un Madonna del Carmine tra san Giuseppe e San Nicola di Bari (fig.4), modesta ed assegnata a Nicola Vaccaro, senza che, a nostro parere, sussistano motivi validi per l’attribuzione.

Stesso discorso per un’Allegoria dell’inverno (fig. 5), data a Giuseppe Bonito, ma il cui autore va più probabilmente ricercato tra i seguaci del Solimena.

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Un Martirio di Santo Stefano (fig. 6), di qualità molto alta, assegnato ad Alessio D’Elia, un modesto solimenesco, che potrebbe viceversa essere opera del pennello del maestro.

Molto interessante la Decollazione di un Santo (fig. 7) del De Caro uno dei più brillanti “petit maitres” del roccocò napoletano, la quale va comparata col martirio di San Gennaro della chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, eseguita nel 1758, per l’identica impaginazione ed alcuni particolari analoghi come il guerriero con l’elmo sulla sinistra, l’impeto dinamico del carnefice nell’esecuzione ed il gruppo di angioletti che guardano la scena dall’alto.

Vorremo concludere con delle splendide gouache (figg. 8,9,10,11) esitate per poche migliaia di euro e che ci permettono di ammirare splendidi panorami.

 

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