La mostra ha avuto grande successo di pubblico e la “esordiente” pittrice è stata molto apprezzata. Vedi le notizie biografiche nel nostro invito all’evento.
Luisa Carrada (Editor di www.mestierediscrivere.com) interpreta così le opere esposte di Paola Pavone.
“È un mondo intimo e familiare quello che Paola Pavone racconta nei suoi quadri, sia quando ritrae le persone che le sono più vicine, sia quando un angolo di città, un piccolo avvenimento che i più non vedrebbero, o un elemento della natura, entrano nel campo della sua attenzione. Rivissuti e ricreati sulla tela, diventano parte del suo mondo per sempre.
- Omaggio a Victoria Mullowa e l’autrice
Momenti volatili e dettagli di vita, flash di realtà in movimento che l’artista intercetta dai media o nella sua quotidianità: l’istantanea del ritaglio di giornale o la foto scattata al volo costituiscono il punto di partenza di una nuova avventura visiva o di un itinerario del cuore.
Il pianista, che vediamo suonare di spalle in una sinfonia di rossi e bruni, è un jazzista, e il quadro una dedica a una persona cara che amava profondamente il jazz.
Bambine sulla sabbia è il ricordo di una vacanza: neanche in questo quadro vediamo i volti, solo i capelli agitati dal vento, che parlano di salsedine, giochi e spensieratezza.
- L’arch Giuliana Dorucci e il maestro maurizio Bedini
In Gioco di canne il paesaggio è scandito dalle canne riarse che ne disegnano la geometria con la forza del sole, del vento e delle ombre.
E poi c’è la città, con i suoi momenti fermati prima che, un minuto dopo, tutto cambi di nuovo: l’arancio del tram che si fa strada nella bianco della neve, o i blu malinconici del mercatino sul marciapiede o della pausa in cantiere, o ancora lo scorcio di folla, in cui le forme sembrano confondersi nell’idea stessa di moltitudine. Paola Pavone ricrea e trasfigura la realtà, ma non vi rinuncia mai, e infatti ci offre le chiavi per entrare nella sua folla: un volto, una mano che parlano di altri volti e altre mani.
- L’arch Egidio Cosimato si intrattiene con alcuni visitatori
La famiglia è presente non solo con il ritratto di gruppo dei Cugini, monocromo sfocato come una memoria che riemerge dal passato, ma anche con un avvenimento sociale della città più cara a Paola Pavone, Sulmona.
La madonna che scappa in piazza coglie il momento
- ARTSTUDIO MUEF
- Visitatori della mostra
culminante della processione che parte dalla Piazza Maggiore e che ogni anno rievoca l’episodio in cui gli apostoli Pietro e Giovanni portano una madonna nera e disperata verso la visione del Cristo Risorto. È un attimo: appena scorge il figlio, la madre si libera delle vesti di lutto per risplendere bionda, luminosa e sorridente, e correre verso il figlio, mentre le colombe bianche si alzano in volo.
Paola Pavone gioca con la fotografia in una dialettica continua: ferma un attimo fuggente, coglie un particolare destinato a diventare protagonista dei suoi quadri, lo spunto che ispirerà un’intera composizione. Ma una volta sulla tela, la protagonista è solo la pittura, fatta di tante velature sottili che conferiscono ai quadri quella qualità di morbidezza, intimità e silenzio che sono la vera cifra stilistica di Paola Pavone.”
Qui sotto presentiamo le opere esposte, tutte in olio su tela.