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L’arte della ceramica unisce Oman e Umbria


sabato 2 febbraio 2013 di Luciano De Vita

Argomenti: Arte, artisti
Argomenti: Mondo


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Solo per pochi giorni (dal 22 gennaio al 1 febbraio 2013) è stata esposta a Roma la mostra “Oman in Gubbio. Connecting cultures through Architecture and Art” nello splendida cornice della Casa dell’Architettura a Piazza Manfredo fanti 47, in occasione di un convegno che ha voluto fare il punto su questa esperienza che si è svolta nei dintorni di Gubbio durante l’estate.

Sette artisti umbri e altrettanti provenienti dall’Oman, ceramisti, pittori e fotografi hanno vissuto insieme per due settimane in una villa di campagna in Umbria . Le opere prodotte sono state quindi esposte a Gubbio dal 23 giugno al 7 luglio 2012 ed ora sono passate per Roma. La mostra è curata da Ettore Sannipoli.

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Sultanato di Oman

Una interessante iniziativa di scambio culturale tra due mondi così lontani che tramite l’arte permette di scambiarsi idee e incontrarsi anche avendo lingue e tradizioni diverse. Possiamo immaginarci l’atmosfera creativa che doveva esserci in quella villa umbra, dove si mescolavano tecniche, stili e diverse visioni dell’arte.

Sfortunatamente l’informazione su questo evento non è stata molto diffusa e solo per passaparola sono riuscito ad averne notizia per correre l’ultimo giorno a dare una occhiata, prima della chiusura e scattare alcune foto delle opere esposte che qui vi presento.

Da queste poche immagini “rubate” all’ultimora , senza nessuna spiegazione, senza catalogo, senza nessuna guida, si può comunque cominciare a cogliere un po’ di quello spirito che doveva animare questi incontri.

Riguardo alla scuola della ceramica d Gubbio che risale al XII secolo della nostra era, molti di noi la conoscono bene, così come le altre scuole di ceramica di molti centri dell’Umbria, e non conviene qui spenderci troppe parole. Mentre forse può essere più utile dare qualche notizia meno nota sul Sultanato dell’Omān (سلطنة عُمان).

Una antica terra, attraversata dal Tropico del Cancro, alla estremità nord orientale della penisola arabica, dallo stretto di Hormuz, di fronte all’Iran, si distende sul mare sul golfo di Oman, con alle spalle una importante catena montuosa Jabal Akhdar (con picchi di oltre 3000m) e poi lungamente sull’oceano indiano. Lungo le coste del nord ed est un clima quasi mediterraneo, le coste del sud rinfrescate dai monsoni e all’interno clima desertico. Fin dai tempi di Dario questa zona era sotto l’influenza persiana ed era nota per l’esportazione di rame. Solo dal 751 d.C. è entrata nell’orbita araba.

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Sultanato di Oman - Orografia

Vi si insediarono musulmani esponenti di un particolare ramo dell’islamismo, l’ibadismo una corrente religiosa “terza via” tra sanniti e sciiti. Una dottrina basata sul pacifismo e la tolleranza, nonché sull’indulgenza, che si è strutturata sul passato pre-islamico. L’imamato allora fondato si è mantenuto fino alla metà del secolo scorso, anche se nei secoli le potenze coloniali hanno sfruttato la sua posizione geografica molto importante per il commercio..

Dal 1970 il sultanato si è affrancato dal controllo britannico ed è cominciata una nuova era di modernizzazione. Il sultano Qābūs bin Sa’īd Āl Sa’īd nel 1996 ha cominciato a concedere diritti civili agli abitanti, istituendo un’assemblea bicamerale e la figura di Primo Ministro, una timida apertura alla democrazia con le elezioni del 2003 a suffragio universale, ma il sultano continua a detenere un potere di tipo assolutista.

L’Oman è il terzo Paese più grande della penisola arabica, dopo Arabia Saudita e Yemen. La capitale è Muscat, affacciata sul Golfo di Oman.

Nel video di YouTube riportato qui sotto, abbiamo dei commenti degli organizzatori dell’evento di Roma che può spiegare meglio questa connessione culturale e le relazioni con l’architettura dell’Oman

 

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