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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


INTERVISTA AL CAST DI ANNI FELICI

sabato 28 settembre 2013
Argomenti: CINEMA, Film

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Una storia attuale, quasi quotidiana, ma riguardante gli anni ’70 quando il femminismo iniziava ad affermarsi: la crisi di una coppia e di una famiglia i cui membri non riescono più a convivere per mancanza di dialogo e per idee diverse sull’amore e sul rapporto uomo-donna che sta subendo una grande trasformazione.

- Guido è un artista, uno scultore d’avanguardia originale e spesso incompreso; Serena è una donna gelosa e possessiva dedita interamente alla famiglia e che spesso, inconsapevolmente, costituisce un ostacolo al marito e alla sua carriera, mentre i figli sono testimoni di continui litigi e discussioni animate.

- Tutto cambierà dopo l’incontro di Serena con Helke una donna che la introdurrà nel mondo del femminismo più acceso, trasformando le sue idee e concezioni sull’amore e non solo…

- Il film di Daniele Lucchetti è in parte autobiografico e si avvale di due attori eccellenti: Kim Rossi Stuart e Michaela Ramazzotti che riescono a dare il meglio nell’interpretazione dei due genitori combattuti tra amore coniugale e desiderio di libertà e affermazione delle proprie idee.
Con loro, i due figli Paolo e Dario ( quest’ultimo narratore delle vicende familiari), giovanissimi interpreti bravissimi per la loro spontaneità e naturalezza.

- Chiediamo al regista se il riferimento all’uso tecnico della pellicola, sottolineato e valorizzato nel film, è appositamente messo in evidenza.
- Ci risponde che c’è una sua valutazione personale su questo genere di ripresa cinematografica di cui riconosce il grande valore e che dopo cento anni, non viene più riconosciuto.

- Michaela Ramazzotti a proposito del suo personaggio ci dice che Serena è una donna, complessa, contraddittoria, frivola , una madre devota e bigotta che si trasformerà radicalmente. Conserva, comunque, un fascino profondo; per lei l’amore è un continuo ricatto, un gioco di cui non si rende conto e che coinvolge tutta la famiglia.

- Kim apprezza molto il regista Lucchetti ed ha accettato con piacere di interpretare Guido. Questo personaggio poteva rischiare di essere monolitico e necessitava di un’estrema caratterizzazione che ha cercato, da parte sua, di esprimere al meglio.

- Martina Friederike Gedek (Helke) si dichiara entusiasta e onorata di aver lavorato con un regista che stima da sempre Il suo personaggio simbolizza il grande cambiamento della vita e del concetto di libertà avvenuti in quegli anni.

- Chiediamo poi al regista come mai abbia preferito presentare il suo film a Toronto, piuttosto che a Venezia.
- Ci risponde che l’atmosfera che si respira a Toronto è l’opposto di quella italiana: silenzio, calma, tranquillità e pubblico molto popolare; inoltre, il mercato cinematografico è più forte ed interessante con la presenza di più di 400 compratori.

- Circa i riferimenti alle sue vicende personali sulla trama, egli ammette che si tratta di un racconto in gran parte vissuto con un padre artista piuttosto restio a pubblicizzare le sue opere e che non ha riscosso tutto il successo che meritava. Ora il rapporto padre-figli è cambiato e spesso i genitori assumono il ruolo di amici e i figli di piccoli dittatori.
Ha un figlio di tredici anni che cerca di coinvolgere nel suo lavoro, ma con cui non riesce ad essere severo e autorevole…

I suoi “Anni felici”? Per Lucchetti , ogni periodo della nostra vita ha una doppia valenza. Per quanto lo riguarda egli prova, da sempre, curiosità per il passato e nostalgia del futuro.

Il film uscirà nelle nostre sale il 3 Ottobre



 



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