Vincitore del Leone d’oro al la Mostra Cinematografica di Venezia, il film-documentario di Gianfranco Rosi è un ritratto reale, autentico, drammatico ed ironico di una estrema periferia romana che si estende attorno all’”anello di Saturno” che circonda la nostra città.
Un viaggio soprattutto notturno in una zona che, in genere, viene percorsa ad alta velocità da un traffico automobilistico continuo ed intenso; attorno, però vi sono luoghi e personaggi inaspettati come Cesare l’anguillaro, il nobile piemontese e sua figlia, il barelliere ,il palmologo, il principe e la consorte e l’attore di fotoromanzi.
Personaggi originali, al di fuori della realtà con i loro problemi quotidiani, le fissazioni, le avventure impossibili, le privazioni e la rassegnazione.
Sembra impossibile che in quei luoghi abbandonati o quasi, vivano tante persone così diverse tra loro, appartenenti, in genere, ad un ceto sociale modesto e che vivono in case e in zone ove predomina il cemento di un’edilizia selvaggia e che si accontentano di vedere dalla finestra un piccolissimo squarcio di panorama.
Eppure la vita nelle grandi metropoli è questa e il GRA ne diventa testimone: una strada asfaltata grande ed anonima colpita spesso da incidenti e tragedie.
Rosi ci fa scoprire anche un mondo nascosto ed imprevedibile, come quello delle tarme divoratrici di palme e che costituiscono lo studio accanito ed ininterrotto del palmologo Francesco che riuscirà, alla fine di estenuanti ricerche ed esperimenti, a combattere gli insetti e a “vendicarsi” di loro…
Il film di Rosi è un documentario allargato, un o spaccato di vita che ci fa riflettere su ambienti e personaggi quasi sempre sconosciuti e dimenticati. Il tutto trattato con benevola ironia ed effetti di luce suggestivi.