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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


MAMMA: PICCOLE TRAGEDIE MINIMALI

mercoledì 17 luglio 2013
Argomenti: Teatro

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Ars Musae presenta
MAMMA
Piccole tragedie minimali
di Annibale Ruccello

con Fabiana Fazio, Valeria Frallicciardi, Alessandra Mirra
Musiche originali Antonio Saturno
Costumi Francesca Apostolico
Scene Antonello De Leo
Progetto e regia Giusy Crescenzo

Premio MIGLIOR REGIA e Premio MIGLIORE ATTRICE –ALESSANDRA MIRRA- alla VI edizione del ROTA IN FESTIVAL 2011
FESTIVAL EUROPEO DELLA NUOVA DRAMMATURGIA E DEI GRUPPI TEATRALI EMERGENTI

Note di regia
- Pur trattandosi di quattro brevi atti unici, che vedono come protagonista la figura materna, solo una in realtà, incarna il personaggio Mamma, mentre le altre -Carmela, Anna e Maria- lo rievocano solo nominalmente o immaginariamente. Inoltre, delle quattro, l’unica che racconta fiabe, come una sorta di figura materna ancestrale e portatrice di calore familiare, è proprio Mamma, mentre le altre, sono isolate nelle loro convinzioni o sofferenze.

- Tale testo monocorde diventa in questa messinscena uno spettacolo polifonico a tre voci. La mamma del primo episodio, affabulatrice e rassicurante, nella nostra quotidianità diventa, attraverso Carmela, Anna e Maria, un mero ricordo per lasciare il posto alla mamma gelida, contaminata dalla televisione e bramosa di apparire. Le mamme si muovono e vivono in una trappola da cui non riescono a liberarsi se non attraverso il loro immaginario che rappresenta l’unica possibilità di evasione dalla realtà.

- Ogni personaggio, tranne il primo, nasconde un disagio, un malessere, un’ossessione, un’ansia verso il mondo esterno e ognuno oscilla tra la consapevolezza e l’incoscienza, tra la ragione e la follia. Il mezzo per evadere da tale realtà è il sogno-desiderio di poter essere, di potersi autorappresentare, di poter diventare una delle tante icone televisive.

E così realtà e finzione diventano un tutt’uno confondendo ed esagitando sempre di più gli animi. A rimettere tutto a posto sarà una sorta di “deus ex-machina” che scuoterà il vissuto dei vari personaggi.

Giusy Crescenzo



 



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