Un film originale, ricco di spunti di pura fantasia che ci riportano indietro con il tempo, alle favole della nostra infanzia.

 Come i proverbi, le fiabe racchiudono sempre verità che si ripropongono con innumerevoli varianti nella vita di ognuno. Così avviene che si possano ritrovare nel corso dell’esistenza, personaggi e vicende rapportabili a Cenerentola, a Cappuccetto rosso o al mito di Penelope e così via.

 Il film di Agnès Jaoui ci riporta a questa realtà mescolando vicende vissute ad episodi fantastici che hanno molte cose in comune, come l’incontro nel bosco con il lupo, il ballo nel palazzo del principe e la perdita della scarpa di un “Cenerentolo”, la mela stregata ed altro ancora.

 La storia d’amore di Sandro e Laura si svolge in questa atmosfera magica e ricca di emozioni. Sullo sfondo, l’Accademia di musica con i giovani protagonisti ricchi di sogni e di speranze.

 Ma esiste anche la vita di tutti i giorni con tutti i suoi problemi da affrontare e ogni personaggio ha i propri.
Dal padre di Sandro, Pierre, che vive con l’angoscia di una malefica predizione di morte, a Eleonore, la sua nuova compagna che gli ha modificato la vita piombando in casa con due figlie, fino a Marianne e Jacqueline, due donne diverse, ma con una vita insoddisfatta.

 Ce n’è, insomma, per tutti i gusti; l’arrivo poi di Maxime, bello e tenebroso sconvolgerà completamente le carte nel rapporto tra Sandro e Laura.

 Il film è molto piacevole per il rapido avvicendarsi degli episodi, per la sceneggiatura divertente e leggera che affronta il linguaggio quotidiano in cui ognuno di noi può riconoscersi.

 Ottima l’interpretazione dei protagonisti: Jean Pierre Bacri, Agathe Bonitzer, Arthur Dupont, Agnès Jaoui, Valérie Crouzet, Benjamin Biolay.

Si tratta di una storia divertente, ricca di sorprese e di lati comici pur nella loro drammaticità che coinvolge e fa riflettere sulla relatività delle vicende umane che spesso si risolvono nel migliore dei modi, nonostante tutto.