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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


LA VOCE DI NAPOLI AL TEATRO SISTINA

martedì 9 aprile 2013
Argomenti: Musica, Concerto, Balletto

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LA MUSICA E LA DANZA RENDONO OMAGGIO
ALLA CANZONE CLASSICA NAPOLETANA E ALLA TARANTELLA
Sonorità e coreografie originali per uno spettacolo attesissimo

IN TOUR NEI TEATRI DAL 5 APRILE 2013

- Annunciato tra le novità più interessanti della stagione teatrale, “T’Ammore” è il grande spettacolo di musica e danza che rende omaggio alla Canzone classica napoletana e alle musiche tradizionali del sud Italia (tarantella, tammorriata, fronna) il tutto riproposto con sonorità contemporanee e coreografie originali.

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- Uno spettacolo inedito che pone al centro Napoli e l’universalità della cultura partenopea: la “performance” di 22 artisti in scena - tra cantanti, musicisti e ballerini – che seguono una semplice linea narrativa affidata a pochi momenti recitati e ai brani cantati, alle proiezioni, alle luci, ai costumi e alle coreografie.

- Prodotto da “ArsLab” e da “Napolimusic”, “T’Ammore” nasce da un’idea di Luigi Caiola, che, ad oggi, ha prodotto e distribuito nel mondo circa 1.000 spettacoli e oltre 40 progetti audio/video - tra questi, il tour in Australia del gruppo "Anima Mediterranea", con il supporto della Regione Campania; il tour mondiale e la produzione del progetto “Taranta Power” di Eugenio Bennato. Da 17 anni collabora con il Maestro Ennio Morricone. Come produttore discografico ha vinto due dischi d’oro, un disco di platino e un “Grammy Award Recognition”.

- Le musiche originali e gli arrangiamenti dei brani classici sono stati realizzati dai musicisti napoletani Gino Magurno e Renato Salvetti; i testi sono della cantante e autrice napoletana Annalisa Madonna.

- I brani musicali sono eseguiti dai musicisti napoletani anche con gli strumenti della tradizione classica. Il gruppo di lavoro al progetto artistico è stato scelto con estrema meticolosità.

- Le coreografie e la regia sono del Maestro Vittorio Biagi - primo ballerino con Maurice Béjart; direttore del Teatro di Lione, co-fondatore dell’Aterballetto, e creatore di oltre 100 spettacoli di danza classica, moderna e contemporanea, in molti Paesi del mondo.

- La drammaturgia e il visual concept sono curati dal parigino Claude Tissier, director of creation di numerosi spettacoli del “Cirque du Soleil” e del recente “The House of Dancing Water”.

- I costumi sono stati realizzati (nel suo laboratorio di Sorrento) da Giuseppe Tramontano.

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Con il patrocinio del Comune di Napoli e del “Laboratorio Spoleto”, il tour teatrale partirà venerdì 5 aprile dal “Teatro Rendano” di Cosenza; sabato 6, sarà al “Teatro Politeama” di Catanzaro; giovedì 11, al “Teatro Ariston” di Sanremo; venerdì 12 a “La Città del Teatro” di Cascina (Pisa); mercoledì 17 e giovedì 18 sarà in scena al “Teatro Sistina” di Roma; venerdì 19 aprile, al “Teatro Rossini” di Civitanova Marche (Macerata). In autunno la ripresa del tour nel resto dei migliori teatri italiani.Booking a cura della “The Boss Srl”.

La Dea Madre chiama a raccolta le Donne di Partenope, guidate dalla Sibilla Cumana, per affidare loro un’importante missione: liberare la voce di Napoli.
Infatti, la perfida strega-ragno Arakne sta soffocando la città con la sua velenosa ragnatela.
L’unico antidoto contro i suoi malefici sono il canto e il ballo, e proprio per questa ragione Arakne ha ridotto i napoletani al silenzio, imponendo così il suo dominio fondato su terrore e morte.
Gli unici ad opporsi al divieto di Arakne sono i ribelli della Posteggia, guidati dal Pazzariello.
A seguito della perdita del proprio sposo, morto in un agguato mortale teso da Arakne, Alissa, cantante dei ribelli della Posteggia, decide di lasciare Napoli con la piccola figlia Donna D’Amore e di rifugiarsi in America.
Cresciuta la figlia lontano da Napoli, Alissa decide di ritornare nella sua città natale per proseguire la sua lotta contro Arakne, lasciando Donna che non si sente ancora pronta a seguirla, a causa del rancore che nutre per la città che l’ha privata dell’affetto del padre.
Con il passare del tempo la sofferenza di Donna per la sua lontananza da Napoli e dalla madre la porta ad avvertire il crescente bisogno di riconciliarsi con il suo passato e ricollegarsi alle proprie radici.
Le viene in soccorso il Pazzariello, che la conduce in un viaggio della memoria portandola a ripercorrere il suo passato a Napoli attraverso i ricordi dell’infanzia felice, il dolore per la perdita del padre e il suo esilio forzato da Napoli.

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E infine Donna torna a Napoli dove, grazie ai ribelli della Posteggia, riscopre le musiche e i balli della sua gente; e ritrova l’amore. Proprio grazie all’amore che sboccerà tra Donna e Gianni, giovane cantante dei ribelli della Posteggia, le donne di Partenope, guidate dalla Sibilla Cumana, liberano Napoli dalla morsa di Arakne, sconfiggendola attraverso l’antico ballo rituale della tammorriata.
Mentre i napoletani danno sfogo alla loro gioia per la ritrovata libertà attraverso i canti e i balli della loro tradizione, Donna ritorna in America. Nell’ultima scena, Donna festeggia in America il suo matrimonio con Gianni, a cui partecipano anche la madre e tutti i suoi nuovi amici napoletani, a testimonianza di un ritrovato equilibrio tra il mondo dal quale proviene e quello in cui ora vive.



 



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