a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by
LDVRoma
Ne sentivamo il bisogno: tornare al cabaret, quello vero, con una coppia di comici che ci mancavano da tempo: Cochi e Renato.
Ieri sera al Teatro Sistina il loro spettacolo ha registrato un grandissimo successo, immutato nel tempo e che molti di noi ricordavano con nostalgia.
Chissà perché il cabaret finisce per coinvolgere tutti con gli sketch, le canzoni, il dialogo diretto con il pubblico che partecipa involontariamente a quanto avviene sul palcoscenico divertendosi e distraendosi dai pensieri quotidiani.
La prima parte è dedicata ad un nuovo repertorio, di attualità direi, con i politici che fanno capolino tra le gags che i due comici, come pochi, sanno inventare. Riferimenti ai mali della nostra società e, più in generale ai “vizi e vizietti” dell’uomo cui anche una favola di Fedro può andare a pennello.
Si passa così dai personaggi più in vista, al dramma degli extracomunitari, sempre con leggerezza e sana comicità. Si, perché il far ridere di Cochi e Renato rimane sempre a livello elegante, non scende mai nel volgare, pur non risparmiando epiteti e definizioni piuttosto veraci.
Lo spettacolo scorre divertendo e coinvolgendo un numeroso pubblico che applaude più volte a scena aperta, specie nel finale quando i due attori ci ripropongono i loro indimenticati successi dalla “Vita l’è bela”, alla “Canzone intelligente” fino alla celebre “Comare”.
Accompagnati da una bravissima band, i due comici cantano brani di Gaber e Iannacci, amici assieme a Boffoli e Lauzi del famoso Derby di Milano che li vide nascere come cabarettisti e che li avrebbe resi presto famosi.
Dopo trenta anni di separazione per scelte artistiche diverse, la coppia si è ricomposta ottenendo un successo davvero straordinario che li porterà sulle scene italiane in una prossima tournée.
Uno spettacolo leggero, esilarante, da non perdere.