Torna un racconto musicale che unisce due firme consolidate del teatro – Vincenzo Cerami – e della musica – Nicola Piovani – in una composizione piacevole e accattivante, sorretta dalla corposa interpretazione di un protagonista d’eccezione Lello Arena, non nuovo alla rievocazione di ricordi di un passato comune a tanti di noi. L’Ambra Jovinelli è il luogo ideale per questo spettacolo grazie alla sua tradizione legata ad altre opere del maestro e nello stesso tempo alla più spiritosa comicità della nostra prosa.
Lo spettatore ha come l’impressione di sfogliare, attraverso le parole del grande attore, un diario pieno di sentimenti, sfumature, sottigliezze, mentre Piovani dirige l’orchestra Aracoeli, scandendo i suoi ritmi virtuosi. Lello Arena parte all’alba del primo giorno del 1900 per seguire la storia di un uomo che vive e subisce tutti gli eventi del secolo con
spirito leggiadro, senza mai appesantire le situazioni anche quando eventi tragici lo toccano direttamente. Egli saprà riprendersi, trovare fonti di speranza in condizioni buie e, di tappa in tappa, traversare le vicende di due guerre, molte illusioni e soprattutto mantenere sempre la capacità di vedere la luce, al di à dell’epos di un racconto non privo di motivi di intimità, memorie e apertura ai fatti nuovi che caratterizzano appunto il Novecento.
Accanto all’interprete principale Norma Martelli mentre sulla scena Risha Cerami e Raffaella Siniscalchi propongono il loro canto suadente. Scene e costumi di Bruno Buonincontri. Il complesso musicale si avvale di esecutori di qualità dai violini alla tromba, dalla batteria al clarinetto. La direzione artistica del maestro Piovani è la nota saliente di una serata di grande resa scenica che il pubblico ha mostrato di apprezzare e godere, con una immedesimazione a partecipazione, abbastanza rara di questi tempi. La compagnia della Luna ha così colto un successo meritato.
Carlo Vallauri