Chiara Ottaviano
presenta
IL NOVECENTO ITALIANO DI VINCENZO RABITO ANALFABETA SICILIANO
regia di COSTANZA QUATRIGLIO
Vincenzo Rabito, dopo una vita da analfabeta, ha inventato una lingua e lasciato un’autobiografia di oltre mille pagine.
Le sue memorie sono state premiate nel 2000 a Pieve Santo Stefano nel concorso diaristico nazionale.
Giulio Einaudi Editore le ha pubblicate con il titolo TERRA MATTA
facendone uno straordinario caso editoriale.
- Terramatta 2
Una sinfonia di paesaggi di oggi e di ieri, filmati d’archivio e musiche elettroniche, terre vicine e lontane. Una lingua inventata, né italiano né dialetto, musicale ed espressiva come quella di un cantastorie. Nato nel 1899, l’analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Dall’estrema povertà al boom economico, è un secolo di guerre e disgrazie, ma anche di riscatto e lavoro. Il punto di vista inedito è quello di un ultimo che, scrivendo la propria autobiografia, rilegge la storia d’Italia in una narrazione appassionata e travolgente che emoziona e commuove, obbligando a fare i conti con verità contraddittorie e scomode.