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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


"SENSO" AL PICCOLO ELISEO

venerdì 18 maggio 2012
Argomenti: Teatro

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PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI
29 e 30 MAGGIO 2012
ore 20.45

Ass. Cult. FOXTROT GOLF Presenta:
SENSO
Di Gianni Guardigli
liberamente ispirato alla novella di Camillo Boito

Regia Francesco Branchetti
Con Isabella Giannone

Musiche Pino Cangialosi
Scene e costumi Cristiano Paliotto
Disegno luci Francesco Branchetti

- La vicenda narrata nella novella di Boito è trasportata a Roma nella Seconda Guerra Mondiale e poi una quindicina di anni dopo, all’inizio del “boom economico”.
“Scrivere. Devo scrivere. Ogni mattina. Sedermi allo scrittoio….”
La contessa Livia Serpieri rivive da numerosi anni il giorno della sua vendetta, attimo per attimo, prigioniera di quell’azione commessa per dolore, umiliazione e profonda disperazione……...

- La novella “Senso” di Camillo Boito è stata più volte adattata e reinterpretata.
La versione più eclatante è stato il magnifico film di Luchino Visconti con protagonista Alida Valli.
La protagonista, in questa versione teatrale, vive il suo amore per un soldato tedesco, ma non durante le guerre di Indipendenza, bensì nella Roma occupata della Seconda Guerra Mondiale.
L’amore cieco per l’ufficiale del Reich prende la forma della più atroce delle vendette quando la bella Contessa scopre il tradimento dell’amato.
E tutto diventa monologo interiore. La Signora è condannata da una sorta di Tribunale che ha la sua sede all’interno di se stessa, a ripercorrere tutte le mattine le tappe della sua Via Crucis personale, seduta a uno scrittoio e a ricostruire con l’ossessione dell’esattezza tutti i momenti della vicenda con l’assoluta precisione del particolare.
Questo è l’unico modo di vivere che la farà continuare fino al giorno in cui lei stessa morirà.
La mattina inchiodata allo scrittoio a ricostruire gli attimi, le emozioni, i turbamenti e il doloroso nodo alla gola.
La notte a implorare, a piangere, a risentire il tonfo del corpo del suo amato che cade per l’esecuzione capitale avvenuta per fucilazione. Supplizio estremo che ha avuto luogo a seguito della denuncia della stessa Contessa ferita e folle di desiderio di vendetta. Più volte la nobildonna ripete che non è possibile sentirsi in colpa se ci si è vendicati di una persona priva di anima, ma la contraddizione è più che evidente.
Un girone dantesco eterno e avvitato in se stesso.
Uno dei terribili esiti che possono stamparsi su una vita quando ha preso la strada di “un amore sbagliato”.Un tema universale che può essere narrato in tutte le epoche. Gianni Guardigli



 



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