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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


ANTEPRIME CINEMA: YOUNG ADULT

lunedì 5 marzo 2012
Argomenti: CINEMA, Film

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Pochi film riescono, come questo di Jason Reitman a rendere una visione profonda e a volte drammatica di una realtà quanto mai diffusa: la solitudine di una ragazza bellissima, in carriera e senza problemi economici che, all’età di trenta anni, si trova a fare i conti con la sua vita.

Mavis vive a Minneapolis ed è una donna emotivamente immatura che, dopo il periodo degli studi in cui era sempre al centro dell’attenzione, non riesce a rinunciare al ruolo di ape regina. Soprattutto, non vuole fare a meno dell’amore, quello vero, che aveva incontrato a scuola, ma che in seguito ha perduto in circostanze di cui si è, in seguito, profondamente pentita.
La sua ostinazione la porterà a nuove delusioni, anche se riuscirà, comunque, a sopravvivere.

Per narrare questa storia, occorreva un’attrice di grande talento e Charlize Theron è la protagonista ideale per l’intensità naturale data all’interpretazione che si concentra negli sguardi, nel sorriso, nell’espressione del volto. Accanto a lei, un personaggio divertente Matt Freehauf, il compagno di classe dei tempi del liceo, (Patton Oawalt) che dà un tono di allegria al racconto che non scivola mai nell’autocommiserazione o nella negatività.

Una donna, Mavis, sicura di sé e del suo ruolo, capace di sfidare persone e situazioni difficili, ma con una grande fragilità interiore che cerca di nascondere, ma che non può sfuggire a chi le vuol bene davvero. L’unico autentico amico sarà proprio Matt che, dopo aver cercato invano di aprirle gli occhi su di una realtà che, con il passare degli anni è inesorabilmente mutata, riuscirà, assieme alla sorella, a consolare Mavis e a farla ancora sperare su di una vita per lo meno accettabile.

Il film che vanta la sceneggiatura di Diablo Cody (premio Oscar per “Juno”), si basa tutto sugli stati d’animo e le emozioni. Lo spettatore segue attimo per attimo le sensazioni della protagonista e finisce con il riconoscersi, data l’universalità di certi momenti intimi e segreti che ognuno di noi vive e che nel film di Reitman vengono messi in luce, una luce soffusa e spesso commovente.



 



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