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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


QUALUNQUEMENTE

giovedì 20 gennaio 2011
Argomenti: Prime Cinema

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Un ritratto comico, realistico, un po’ amaro dell’Italia di oggi e, soprattutto del Meridione che sembra conservare gelosamente abitudini e tradizioni mai rinnovate.

La storia di Cetto La Qualunque è quella di un ex fuoriuscito che ritorna in paese dove domina come un boss, facendo il buono e il cattivo tempo, in casa e fuori.

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Maquette nella città

Con lui, una miriade di personaggi: dalla sua prima moglie Carmen (Lorenza Indovina), a suo figlio Melo ( Davide Giordano) al suo alter ego, Pino ( Nicola Rignanese), alla seconda moglie brasiliana (Veronica Da Silva, fino all’originale Jerry (Sergio Rubini) e altri ancora.

Tutti ruotano attorno al capo che, con il suo linguaggio colorito, ordina, decide e regna sovrano su tutto e tutti. Guai a chi osa opporsi a lui…Ne sa qualcosa, De Santis, un maestro che decide di presentarsi alle elezioni comunali. Cetto si fa subito avanti e ne combinerà di cotte e di crude per vincere…

Il film diretto da Giulio Manfredonia e scritto da Antonio Albanese e Piero Guerrera, è pieno di riferimenti a fatti e misfatti contemporanei, in cui è facile riconoscere un’Italia, o meglio un’Italietta che, certamente, non ne esce proprio alla grande. Il tutto in chiave comica che sdrammatizza gli eventi, ma non evita la riflessione su quanto accade realmente nel nostro Paese. Un atto d’accusa? Forse; ma lo spettatore riesce a non accorgersene, preso come è dalla vis comica di un attore, Antonio Albanese, bravissimo come sempre e perché no? Coraggioso.



 



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