La prima idea è di George. A. Romero che nel 1968 diresse “La città dei morti viventi”, ove raccontava la fine del mondo con città rase al suolo, cimiteri in movimento e zombie in grande quantità.
“La città verrà distrutta all’alba” di Breck Eisner riprende il tema con feroce pessimismo affermando che “la pazzia è collettiva” quando un virus si impossessa del corpo e dell’anima degli esseri viventi..
Uno alla volta, gli uomini diventano pazzi omicidi bevendo l’acqua contaminata da una misteriosa tossina. Non sarà facile sopravvivere, anche perchè l’esercito blocca tutti gli accessi alla città, uccidendo i contagiati , molti dei quali fuggono e si nascondono…
Lo sceriffo David Dutton (Timothy Oliphant), Judy ,sua moglie incinta ( Radha Mitchell), la sua assistente Becca (Danielle Panabaker) e il vice sceriffo Russel (Joe Anderson), dopo pericolosissime acrobazie, cercano affannosamente una via di scampo…
Un film ad alta tensione, drammatico, ricco di effetti horror che piacerà agli spettatori che amano questo genere di racconti.
Nelle sale italiane dal 23 Aprile
Silvana Carletti