Il film di Lucien Jean Baptiste, nomination César 2010 affronta in maniera, a dir poco “poetica” il tema dell’integrazione e della pacifica convivenza tra uomini di razza diversa.
Il tutto in una storia ricca di sentimento, di comicità, di verve, di imprevisti, sullo sfondo del Monte Bianco e delle sue splendide piste innevate.
Le vicende sono quelle di una famiglia normale con dei problemi economici pressanti, però, dovuti soprattutto all’immaturità e all’incoscienza di Jean Gabriel, il padre, che rimanda continuamente la richiesta di un lavoro e si dedica soltanto alle scommesse sulle corse dei cavalli.
La moglie Suzy, al contrario, lavora incessantemente per mantenere la famiglia che annovera tre ragazzi:Jimmy, Ludovic e Manon. Da qui, liti e contrasti, finchè Jean Gabriel si impone di offrire una vacanza sulla neve alla famiglia, cosa impensabile ed impossibile per la moglie che si rifiuta di seguirlo… A lei subentrerà la nonna Bonne Maman, vera protagonista del film, una donna energica, in gambissima, divertente, imprevedibile che riuscirà a cambiare la vita all’intera famiglia…
Il film, campione di incassi in Francia, segna il debutto da regista dell’attore e doppiatore Lucien Jean Baptiste che riesce a trattare in maniera leggera, scanzonata e coinvolgente, un argomento molto attuale ai giorni nostri: la difficoltà per le persone di colore di inserirsi completamente in una società ancora vittima di riserve e pregiudizi.
I contrasti sono resi ancora più evidenti dal paesaggio montano di un bianco accecante che rende ancora più forti le differenze, ma la famiglia proveniente dalle Antille, riuscirà, non solo ad inserirsi tranquillamente in un contesto all’inizio ostile, ma si imporrà per simpatia, bravura e cordialità.
Un film ricco di sentimento raccontato soprattutto con gli sguardi e i silenzi che emoziona e, allo stesso tempo, diverte.
Silvana Carletti