https://www.traditionrolex.com/30 L'ULTIMO "WOLFMAN" e INTERVISTA A BENICIO DEL TORO - Scena Illustrata WEB

INFORMAZIONE
CULTURALE
Aprile 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7716
Articoli visitati
5318091
Connessi 41

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
29 aprile 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


L’ULTIMO "WOLFMAN" e INTERVISTA A BENICIO DEL TORO

martedì 16 febbraio 2010
Argomenti: Interviste
Argomenti: Prime Cinema

Segnala l'articolo ad un amico

 

Dopo la visione del film veramente di grande suspense e ricco di emozioni, incontriamo i protagonisti: il premio Oscar Benicio del Toro e la bellissima Emily Blunt. La storia è quella classica che ci riporta al fenomeno della licantropia, ma si tratta di un racconto semplice, lineare, adatto ad un pubblico di massa.

Chiediamo a Benicio come si è rapportato al personaggio di Lawrence Talbot. Ci risponde che certamente si è confrontato con l’edizione originale del 1941, la prima, ma nel film attuale Wolfman è meno “ vittima” e più interprete del proprio destino. Lawrence agisce per scoprire la morte del fratello ed è consapevole della sua malattia e lotta per guarire.

Chiediamo ad Emily come si è inserita in un ruolo a lei inedito. Ci risponde che, rispetto al“ Diavolo veste Prada”, il personaggio attuale è del tutto diverso. All’inizio credeva che si trattasse di una damigella in pericolo; poi ha scoperto che Gwen Conlife è una donna coraggiosa, ricca di purezza e di discernimento tra il bene e il male. La sua partecipazione al film è stata un’esperienza bellissima e ha dovuto lavorare per mantenere gli equilibri psicologici del suo personaggio che si innamora di due fratelli.

Circa il tema del “uomo-lupo”, Benicio ci dice che Wolfman non è stato presentato come “bestia”, ma come qualcosa di incontrollabile, una malattia difficile da curare e il tutto in un modo più veritiero possibile.

Rispetto al primo film del 1941, l’attore aggiunge che si è cercato di approfondire maggiormente il rapporto padre-figlio ed è stato difficile inserire questi elementi in una pellicola popolare.

Un grande merito certamente va alla costumista Milena Canonero per gli splendidi abiti d’epoca e, ancora di più, al grande scenografo sei volte premio Oscar Rick Becker che ha creato effetti speciali sorprendenti, difficili ed impegnativi per la creazione di un “lupo” che mantiene un aspetto umano, nonostante il folto pelo derivato da diversi materiali messi assieme.

La tecnica digitale ha fornito un prezioso apporto per la perfetta realizzazione del “mostro” che incute paura. Il lavoro per il look è stato lunghissimo e lo stesso Del Toro ci conferma che occorrevano 3 o 4 ore per costruire il trucco e altrettante per rimuoverlo…

Il ruolo del padre di Lawrence è affidato al celeberrimo Antony Hopkins che ci offre ancora una volta, un’eccellente interpretazione che ha entusiasmato i due protagonisti. Hopkins, ci confessa Benicio, è un vero professionista ed è stato emozionante lavorare con lui.

JPEG - 36.9 Kb
BENICIO

Nel film, appaiono anche delle scene sul Manicomio, aspetto presente in molte pellicole d’oggi. Il tema, comunque, fondamentale, è il rapporto con il “mistero” che attualmente domina la produzione cinematografica moderna. Benicio ci dice, a tale proposito, che vampiri, dinosauri, zombi e fantasmi fanno parte dell’immaginario collettivo e, finchè non riusciremo a scoprire il “dopo morte”, saranno argomenti di grande interesse e popolarità.

Ci piace chiudere questa intervista, con una frase gitana che appare sui titoli:

“ Anche un uomo puro di cuore che recita le preghiere la sera, può diventare un lupo quando fiorisce la luparia e risplende la luna di autunno…”.

SILVANA CARLETTI


Uscirà il 26 Febbraio l’attesissimo “THE WOLFMAN”di Joe Johnston, sulla scia del grande successo dei film horror che hanno creato, fin dagli anni ’30 e ’40 un nuovo genere d’intrattenimento per il pubblico.



 



Forum

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30