Che strano Paese, è il nostro.
Riusciamo a metabolizzare tutto e tutti.
Dall’attacco alle Istituzioni e alla Costituzione a quello che riguarda non i Corpi dello Stato, ma solo e semplicemente il nostro corpo.
Si cominciò con le uova marce. Le prime immagini sconvolgenti apparvero sui nostri teleschermi in prima serata, quando stavamo cenando.
Uova marce trasformate in tanti folletti, con vermi che uscivano da tutte le parti., sbattute n faccia ad inermi cittadini.
Ci fu grande apprensione. Chi aveva impiegato quel mostruoso prodotto?
Aprivamo la nostra credenza e davamo uno sguardo investigativo ai biscotti, alle tagliatelle all’uovo, al pandoro. Eravamo presi da rabbia e chiedevamo: come sei stato fatto?
Molti gridarono: fuori i nomi, fuori i nomi dei produttori disonesti.
Le associazioni dei produttori e dei consumatori si tacquero.
E si tacquero giornali, giornalisti di giornali, televisioni pubbliche e private.
Il business pubblicitario non poteva essere compromesso.
Crescete e moltiplicate. Altri scandali, altri attacchi subdoli al nostro corpo.
E’ stata poi la volta del vino, dell’olio, della mozzarella, dei prosciutti.
Basta, l’invito alle Autorità di oggi e di domani è semplice, perentorio, sacrosanto: fuori i nomi. Vogliamo sapere subito, immediatamente i nomi dei produttori e metterli al bando.
Non si può sparare nel mucchio e difendere una lobby.
Oltretutto, il buon senso dimostra il contrario, giacché il povero innocente consumatore fa da giustiziere per la propria pancia, lasciando il consumo dell’articolo rifatto adulterato sofisticato.
Arturo Capasso