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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


Captatio benevolentiae

venerdì 25 aprile 2008
Argomenti: Attualità

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Ormai è una gara fra professori di ruolo e supplenti: tutti vogliono accattivarsi la benevolenza dei propri alunni e sono disposti a superare barriere logiche, ideologiche, morali, tradizionali.

In un piccolo paese – Sant’Antimo - c’è stata una gara sulle dimensioni della virilità. Mi son subito chiesto: e se l’avessero fatta anche sulle dimensioni della femminilità? Quale sarebbe stato il criterio di misurazione?

Comunque sia, è rimasto un mistero sulla terna arbitrale che avrebbe dovuto procedere ad attente misurazioni e procedere alla nomina del primo classificato.

E se qualche partecipante non fosse stato contento? Si sarebbe dovuto appellare …agli organi superiori.

Ricordate cosa è successo tempo fa con le lezioni di matematica?

Un piccolo gruppo di ragazzi ha avuto la possibilità di effettuare delle esercitazioni un po’ particolari

Di questi tempi, con i tagli all’istruzione, è sempre più difficile accedere ai piccoli laboratori poco attrezzati e molto impolverati.

Che fare? E’ una fortuna che si trova qualcuno disposto a sacrificarsi per gli altri e a risolvere il gap che attanaglia cittadini o studenti.

Lei ha solo trentatre anni, gli alunni ne hanno tredici. Si sceglie con cura i più diligenti, quelli che hanno doti particolari di comprensione e offre loro una lezione privata. Si mostrano i seni, i coseni, le tangenti.

Si studiano le parabole, le iperboli. E forse, visto che ci siamo, si può invadere il campo della geografia ed illustrare valli, monti, foreste, sussulti del territorio.

Ma ci potrebbe anche scappare un po’ di anatomia, con spiegazione diretta e dettagliata. Questi ragazzi devono essere davvero fortunati.

Dove trovano tanta grazia di Dio, tanto amore per l’apprendimento?

Sono sicuro che si preparavano diligentemente; avranno chiesto alla mamma : “Fammi per cortesia un uovo battuto, perché stamattina ho l’interrogazione di matematica e l’insegnante è molto esigente”.

E avranno riferito – una volta a casa – l’esito dell’interrogazione:” Mamma, mi ha tenuto a lungo sotto, ma ho risposto egregiamente”.

Bravi ragazzi, come vi invidio.Ai miei tempi c’erano solo zoticoni e ancora mi sogno le due ore di matematica e fisica che avevo il lunedì mattino. Un vero incubo.

Voi siete stati e siete fortunati. Ringraziate la vostra insegnante per tanta abnegazione.

Arturo Capasso



 



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