Roma, Campo de’ Fiori Mercoledì 27 Settembre. La scrittrice Annamaria Panzera alla libreria Fahrenheit 451 per presentare il suo ultimo scritto “Il Passaggio” (Graus Editore)
L’idea è quella di inserire la cultura tra una chiacchierata e un calice di vino tra amici. Ascoltare e scambiare punti di vista in un ambiente allegro e stimolante.
- LIBRERIA FAHRENHEIT 451
Mercoledì 27 settembre, all’ora dell’aperitivo, le 19, la libreria Fahrenheit 451 (Piazza Campo de’ Fiori, 44), ospita la presentazione del libro "Il Passaggio" scritto da Annamaria Panzera. Un "aperilibro" in cui si parlerà del romanzo, pubblicato da Graus Editore nella collana “Tracce” e che racconta di una donna, Elisa, che legge testi in una casa editrice. Un giorno, le capita tra le mani “Il Passaggio”, opera di un autore esordiente, Gerardo, il quale racconta le straordinarie visioni che gli appaiono nel momento di transizione dalla veglia al sonno. Elisa si sente immediatamente vicina alla storia di quest’uomo e decide di incontrarlo per confrontarsi con lui sul fenomeno. Il passaggio diventa per lei la chiave di lettura di un’inedita visione della realtà materiale e spirituale.
- INTERNO LIBRERIA
Durante la serata interverranno, insieme all’autrice, la giornalista Alessia Latini e l’attrice Mirella Mazzeranghi alla quale è affidata la lettura di alcuni dei brani più significativi del libro.
Annamaria Panzera, nata a Caserta, vive a Milano. Ha insegnato inglese per molti anni, poi si è dedicata alla scrittura, una vera passione insieme alla letteratura, al teatro, all’arte, al cinema. Ha scritto undici romanzi gialli con personaggi ricorrenti, da uno dei quali è stato tratto un film presentato a Venezia e a Capri Hollywood. In seguito ha vinto la selezione letteraria per nuovi autori con una raccolta di racconti di genere diverso, “Dal profondo”.
Da questi, ha realizzato la sceneggiatura e curato la regia di un monologo teatrale, “Dal profondo”, sul tema dell’omicidio stradale, e di una commedia musicale a carattere satirico sull’arroganza del potere, “Il Montagnone”.