a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
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29 aprile 2024
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Ivana Monti e Gianfranco D’Angelo hanno riportato in scena Indovina chi viene a cena? (Roma, Teatro Manzoni).
Quando apparve il film di Kramer (1967) nelle cittą nord-americane ed europee era in fermentazione quel movimento di contestazione che avrebbe conquistato il favore di tante masse giovanili e le prime pagine dei giornali. Rompere il tabł della differenziazione razziale rappresentava, specie negli Stati Uniti, un atto di rottura e di coraggio. Eppure la sceneggiatura di Arthur Rose contiene ancor oggi una precisa denuncia dei pregiudizi duri a morire che in effetti non riguardano solo il colore della pelle, ma ogni forma di pregiudizio e di chiusura mentale. Ecco perché la rappresentazione di quel testo mantiene, come hanno confermato la garbata regia di Patrick Rossi Gastaldi e l’interpretazione accorta dei maggiori personaggi, resi da Gianfranco D’Angelo e Ivana Monti, un suo intrinseco valore legato sia alla schiettezza e scioltezza dialogata della commedia sia al suo contenuto illuminante sulle possibilitą di superare le tante ottusitą familiari e di classe che permangono tuttora.
- Teatro Manzoni Roma
Cosģ la suadente opera di una madre (la bravissima Ivana) per convincere il marito (reso dall’ottimo Gianfranco) a lasciare libera la figlia (Lidia Cacciolo) a vivere le proprie scelte nei sentimenti legandosi ad un giovane “nero” (il prestante Fausto Iheme Caroli) riesce, al di lą della metafora di costume, a mostrare al pubblico quanti siano contorti i nostri modi di vedere le cose, se non lasciamo spazio all’autenticitą affettiva. Mario Scaletta ha curato adattamento ed ha interpretato il ruolo di un religioso sin troppo pacificatore ed accomodante. Scene di Alessandro Uniti e costumi di Graziella Pena.
Carlo Vallauri
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