https://www.traditionrolex.com/30 L'albergo del silenzio - Alla Sala Umberto - Scena Illustrata WEB

INFORMAZIONE
CULTURALE
Aprile 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7716
Articoli visitati
5319603
Connessi 27

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
29 aprile 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


L’albergo del silenzio - Alla Sala Umberto

giovedì 20 dicembre 2007
Argomenti: Teatro

Segnala l'articolo ad un amico

 

TORNA UN CLASSICO DEL TEATRO NAPOLETANO

Ritroviamo Felice Sciosciamocca, la divertente figura creata da Eduardo Scarpetta, perno del teatro napoletano prima dell’altro geniale Eduardo. L’occasione è alla Sala Umberto, che nel segno del rinnovamento ha imboccato un’altra fortunata stagione.

E L’albergo del silenzio ben si presta per chi, nel nuovo pubblico romano, non avesse avuto ancora modo di vedere sulle scene il singolare personaggio che riassume in sé caratteri, atteggiamenti, debolezze di un certo genere partenopeo fatto di sincerità, sfrontatezza, simpatia e disavventure nello stesso tempo. Lorenzo Salveti ha sapientemente ricostruito su un palcoscenico articolato dall’esperto Bruno Buonincontri i tre atti.

Il primo presenta nel dedalo napoletano famiglie che abitano in appartamenti quasi incastrati l’uno nell’altro sicché le vicende degli uni sono strettamente connesse con quelle degli altri, il secondo mostra come una serie di sotterfugi ed equivoci possa creare una confusione generale aggravata dall’apparizione di presunti fantasmi, mentre nel terzo si vedrà come tutte le sorprendenti spiacevolezze si sono ricomposte. I tempi sono quelli tanto antichi nei quali si usavano ancora le candele, perché la luce elettrica non era stata ancora inventata, ma le malizie, il desiderio d’amore, la segretezza dei sentimenti erano ben vivi aspetti dell’esistenza quotidiana.

Gli attori vengono da una scuola di rango, che si avvale delle prime alle ultime battute di Mimmo e Giovanni Esposito e poi nelle indovinate caratterizzazioni di Ernesto Lana, Tonino Taiti, Susy Del Giudice, marco De Notaris mentre Simona Marchini (nella parte della moglie di Sciosciamocca) conferma la sua poliedrica arte recitatoria, gli uni e le altre facendosi così applaudire anche a scena aperta.

CARLO VALLAURI



 



Forum

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30