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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


TEATRO QUIRINO: STAGIONE 2015/2016

lunedì 11 maggio 2015
Argomenti: Teatro

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- Sono anni difficili per il Teatro. Sono anni in cui la congiuntura del nostro Paese e delle Istituzioni locali, dalle Regioni ai Comuni, la crisi economica e l’impoverimento delle famiglie italiane, ha portato alla chiusura di tanti teatri e a una vertiginosa contrazione delle recite. Di fronte a queste difficoltà si poteva reagire solo in un modo: unendo le forze.

- Il Quirino lo ha fatto e invece di contrarre l’offerta ha rilanciato. È l’unica via per uscire dal tunnel e queste sono state e saranno le nostre armi: la passione e il coraggio di un gruppo di teatranti privati, l’amore e la professionalità di tutto il personale, dar vita al teatro, come è stato dal 2009, 18 ore su 24 e 340 giorni l’anno, ma soprattutto l’orgoglio dell’appartenenza.
- E poi – last but not least - offrire al nostro pubblico le migliori compagnie, i grandi attori, gli spettacoli più belli. Perché la filosofia di un teatro come questo non può essere che quella dettata da colui al quale è dedicato, Vittorio Gassman: il Teatro d’arte popolare. Nessuno può credere che la chiusura di grandi teatri come l’Eliseo o la sciagurata vicenda del Valle possa giovare a qualcuno: il pubblico si raddoppia, non si divide.

- La vita e la salute di tutti i grandi teatri romani di tradizione genera per ognuno un indotto quantitativo e qualitativo che è garanzia di continuità, argine alla barbarie dello spettacolo usa e getta, antidoto alla diseducazione del pubblico. Noi abbiamo circa 7.000 abbonati. Ad ognuno di essi, in buona parte fedeli da sei anni, ma alcuni addirittura da 30 o 40, dobbiamo garantire il meglio.

- È il loro amore e la loro passione che ci rendono più forti e ci costringono a cercare di superarci ogni anno per offrire loro una scelta degna dell’affetto con cui ci seguono. E il nostro pensiero non va solo ad essi, ma anche a tutto quel pubblico nuovo a cui dobbiamo offrire quelle proposte che consentano anche ai giovani spettatori di trovare il loro teatro. Per cui, oggi e nel futuro, al Quirino trovano e troveranno il loro giusto spazio le nuove drammaturgie e gli artisti emergenti del teatro europeo.

- Quest’anno, ancor più degli altri e visto che qualche scetticismo sulla creazione di un gruppo nuovo, che esaltasse la bella esperienza degli ultimi anni e conferisse addirittura nuovo slancio, s’era sciolto ben presto come neve al sole, abbiamo ricevuto l’offerta di tante compagnie prestigiose, troppe per gli 8 mesi di programmazione del cartellone che oggi presentiamo.

- Questo ci duole, ma in qualche modo ci inorgoglisce perché ci dà forza e consapevolezza. Di tutto ci si potrà dimenticare programmando questo teatro, ma non che dal 1871 ospita il meglio dell’arte scenica internazionale. Perché il Quirino è il Quirino!



 



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