UNO SCHIAFFO ALL’AMBIENTE
C’era una volta un grande prato, in Via Città di Castello al Fleming, previsto dal piano regolatore del Comune, in cui i bambini potevano giocare, gli anziani passeggiare e portare i loro cani.
Poi si sparse la voce che in quell’aerea sarebbe stato costruito un teatro, ma alla fine, non se ne fece nulla. Il terreno venne comunque recintato, in attesa di ulteriori decisioni. Invano furono fatte proteste da parte degli abitanti della zona, sit- in organizzati da Imago XX, appelli alla XX Circoscrizione, ricorso al TAR, specialmente quando si disse che sarebbero state edificate delle palazzine di lusso da parte di privati (sic!)...in un’area destinata da sempre al verde pubblico.
Attualmente, la zona è stata chiusa e circondata da alti stecconati e sono stati esposti i progetti per la costruzione di ben CINQUE, ripeto CINQUE palazzine di lusso che riempirebbero interamente il prato di cemento, di auto e quant’altro…
Va ricordato che nella collina Fleming, una delle zone più eleganti della città, non esistono parchi pubblici e l’adiacente Corso Francia ha registrato più di 67 microgrammi di polveri sottili al metro cubo, superando il massimo di 50 ammesso dalla soglia ordinaria di sopportazione.
Gli abitanti non hanno più la forza di reagire a tale scempio, tanto più che si dovrebbero aumentare, in una città danneggiata sempre più dallo smog, le zone verdi e si dovrebbero eventualmente sfruttare per esigenze abitative, i numerosissimi immobili già esistenti, attualmente in dismissione…
Cogliamo l’appello di molti nostri lettori per chiedere al Comune di Roma spiegazioni su tale “schiaffo all’ambiente”, con la viva speranza che possa servire ad evitare un danno ecologico e sociale che penalizzerebbe, soprattutto, i bambini e gli anziani che dovrebbero usufruire di aree verdi.