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CAROLINA LOMBARDI RICAMANDO IL CAOS

Dal 23 novembre 2023 fino al 16 febbraio 2024 Museo Hendrik Christian Andersen Roma, via Pasquale Stanislao Mancini 20
lunedì 27 novembre 2023 di Roberto Benatti

Argomenti: Mostre, musei, arch.


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Carolina Lombardi, artista e sperimentatrice, ci conduce in un viaggio affascinante tra l’arte, la natura e la complessità dell’universo. Il suo progetto artistico esplora le intricate correlazioni tra testo e mondo, intrecciando il linguaggio scritto con il tessuto della luce. La mostra è a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini.

La riflessione parte dall’etimologia della parola "testo", che deriva dal latino "textus" o "tessuto". Lombardi trasforma questa idea in opere che sono veri e propri tessuti di luce, ricami testuali e trame visive. Il filo conduttore di queste opere è un testo scritto, che diventa la materia prima per creare immagini rizomatiche, aggrovigliate, riflesso della complessità dell’universo. Il punto di partenza del progetto è lo studio delle ragnatele, considerate opere di tecnologia animale. Lombardi crea installazioni visive che richiamano tele di ragno, intrecciando inizialmente filati di vario tipo per poi trasformarli in "testi" di luce. Queste opere, attraversate dalla luce, riflettono il delicato equilibrio tra Natura e Cultura, sottolineando la connessione indissolubile tra di esse.

L’arte di Lombardi si inserisce in una prospettiva ecologica e sistemica, esplorando le relazioni tra organico e inorganico, macroscopico e microscopico. Le "trame testuali" luminose, prive di contenuto concettuale, si estendono ai fenomeni più diversi, creando un intreccio di connessioni che abbraccia la molteplicità del mondo.

"Ricamando il caos", il titolo del progetto, evoca sistemi complessi, non lineari e dinamici, in bilico tra ordine e disordine. Le opere fungono da ponte tra organizzazione e caos, struttura e cambiamento di fase, singolare e plurale. Creano reti che, nello stesso momento, uniscono e dividono lo spazio, tessendo trame che riflettono la diversità del mondo. L’energia incessante che permea la vita diventa, per Lombardi, un ricamo, un tessuto, una rete di connessioni in continua evoluzione. L’individuo isolato si dissolve nella sua insignificanza, diventando parte di un flusso ordinatore, di trame che si intrecciano incessantemente.

L’artista riscatta "gli ultimi del pianeta", dando voce a ragni, batteri, reti neurali, piante e altri elementi naturali. I ricami di luce proposti in mostra non sono solo testi scritti, ma anche trame ispirate a geometrie frattali, emblema della "perfetta imperfezione" della natura.

Il video "Physarum Polycephalum" ci immerge nell’intelligenza non localizzata al cervello, ma immanente a ogni forma naturale. Le complesse creazioni reticolari del protista, che prende decisioni e conserva memoria delle proprie azioni, ci invitano a riflettere sulla rete di connessioni che caratterizza la vita. Lombardi, coltivando la melma policefala in un ambiente umido e quasi privo di luce, esplora il concetto di "con-individuo", suggerendo che la materia, inclusa l’incarnazione umana, è intelligente e capace di autorganizzazione. Il nome e cognome dell’artista, come suggerisce un’anagramma, sembrano predire il tema della sua ricerca: "RICAMAR IL BANDOLO". L’arte diventa così un intreccio di significati imprevedibili, una trama relazionale che supera le singole parti.

Nel tentativo di leggere i testi luminosi, ci si imbatte in un cortocircuito tra significante e significato. L’artista ci invita a lasciarci affascinare dalla suggestione visiva, dalla trama relazionale, dal tessuto intel-ligente che permea l’universo.

Le opere di Carolina Lombardi ci conducono in un mondo di connessioni invisibili, di trame luminose che raccontano la vita e la sua continua evoluzione. Un invito a guardare oltre le verità assolute, a esplorare la complessità delle relazioni che caratterizzano il nostro universo. https://direzionemuseiroma.cultura....

 

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