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Rubrica: EDITORIALI


L’ENIGMA DEL REALE ALLA GALLERIA CORSINI


giovedì 14 novembre 2019 di Nica Fiori

Argomenti: Mostre, musei, arch.


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Un’interessante selezione di 28 dipinti della collezione privata del milanese Ruggero Poletti, detto Geo (1906- 2012), grande conoscitore d’arte con un fiuto eccezionale e pittore egli stesso, è in mostra a Roma nella settecentesca Galleria Corsini (in via della Lungara), fino al 2 febbraio 2020. Sono tutte opere accomunate dalla loro adesione alla realtà, e in particolare al naturalismo caravaggesco.

Come ha ricordato Flaminia Gennari Santori, direttrice delle Gallerie nazionali di arte antica Barberini Corsini, l’intento è quello di riflettere sul tema del collezionismo, presentando anche problemi aperti riguardo alle attribuzioni e ai contenuti delle opere esposte, a confronto con quelle del museo ospitante. La mostra “L’enigma del reale. Ritratti e nature morte dalla Collezione Poletti e dalle Gallerie Nazionali Barberini Corsini”, a cura di Paola Nicita, già nel titolo ci fa riflettere sul fatto che la comprensione di un’opera d’arte non sempre è facile, perché può presentare diverse chiavi di lettura e anche in opere apparentemente “reali”, come una natura morta o un ritratto, si può celare un mistero, un enigma da decifrare.

Per leggere un’opera, in effetti, non basta solo esaminarla da un punto di vista stilistico e formale, ma bisogna anche conoscerne il soggetto, perché potrebbe presentare dei contenuti dei quali a distanza di secoli si è persa la memoria, magari un fatto di cronaca che può aver influenzato l’artista in un preciso momento.

Prendiamo per esempio il dipinto della collezione Poletti “Pescivendolo che sventra una rana pescatrice”, che è messo a confronto con l’analogo capolavoro delle Gallerie nazionali Barberini Corsini e un altro esemplare dello stesso soggetto che viene dal Museo nazionale di Varsavia. Chi è il personaggio con l’aria minacciosa, raffigurato con un coltello, mentre si appresta ad aprire un pesce? Si tratta di un semplice pescivendolo, o di un personaggio storico? Qualcuno ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di Masaniello, protagonista della rivolta antispagnola del 1647, e come data ci potrebbe anche stare, ma l’enigma rimane aperto.

Dopo la morte di Masaniello, la sua figura ha subito una damnatio memoriae, ma qualche suo ritratto potrebbe forse essere sopravvissuto, anche se in questo caso non c’è alcun elemento certo. In seguito a indagini diagnostiche è stato evidenziato come il prototipo sia quello conservato a Roma (1650 ca.), dal quale la successiva replica acquistata da Poletti si discosta per il particolare delle monete (tutte napoletane) raffigurate accanto alla rana pescatrice, e altre piccole varianti. Nessuna certezza si ha sull’autore, per il quale nel passato è stato fatto anche il nome di Caravaggio, se non che siamo in ambito napoletano.

Anche il “Democrito” (1615-18), del caravaggesco spagnolo (ma napoletano di fatto) Jusepe de Ribera, suscitò nel passato problemi di comprensione, perché venne interpretato inizialmente come “Geografo sorridente” e solo in seguito è stato identificato con il filosofo greco Democrito, che col suo riso è di norma contrapposto a Eraclito (il filosofo che piange).

Un’altra opera della stessa collezione Poletti che fa discutere è la “Maddalena penitente” (olio su tela), della prima metà del XVII secolo, che ci appare alquanto originale per la spudorata nudità della ragazza raffigurata, probabilmente dipinta dal vero con una naturalezza che ricorda il primo Velasquez. È vero che il corpo della Maddalena è l’unico nudo femminile accettato nelle chiese, perché si tratta di una santa, ma di norma è più o meno coperto dai capelli, mentre in questo caso Maddalena appare un po’ troppo carnale, anche se in atteggiamento malinconico e con lo sguardo perso nel vuoto.

L’enigma stavolta riguarda il suo autore, perché non si è giunti a un’attribuzione certa e si parla del “Maestro della Maddalena Briganti”, perché il dipinto appartenne ad Aldo Briganti, padre del famoso storico dell’arte Giuliano Briganti, prima di passare al Getty Museum di Los Angeles e poi a Geo Poletti.

Nella stessa sala sono esposti il “Bacco e il Fauno”, della Collezione Poletti e il “Fauno con uva e flauto”, delle Gallerie Barberini Corsini, entrambi caratterizzati da un crudo realismo, con forte chiaroscuro, e attribuibili alla bottega di Bartolomeo Manfredi.

Su queste tele, la rappresentazione dell’uva e delle foglie di vite sembrano introdurre le nature morte, che costituiscono il tema principale della collezione Poletti, esposte nella sala adiacente, senza cornice, come le esponeva il proprietario, con un unico esemplare della Galleria ospitante, che è “Natura morta con tuberosa”, di un pittore caravaggesco (1620 ca.). Si va dai pittori lombardi a quelli emiliani ad altri attivi a Roma o a Milano e tra i nomi noti troviamo anche Evaristo Baschenis con una sua opera giovanile (“Natura morta con cesta di mele e piatto di prugne”, 1645-50), Bernardo Strozzi (“Natura morta con zucchine, uva, prezzemolo, cavolo, vaso di peonie e frutta”, 1630-35) e l’olandese Hendrik ter Bruggen (“Ragazzo con frutta e cesta di cacciagione”, 1620-29).

Anche se il genere della natura morta potrebbe non piacere a tutti, soprattutto in quei casi in cui sono raffigurati animali macellati, si tratta di opere dipinte con maestria, che ci incuriosiscono per quell’abbondanza di frutti dalle mille sfumature di colori (bellissime le melegrane raffigurate un po’ aperte) e fiori più o meno rari, e anche esotici, la cui identificazione è stata fornita da studiosi di botanica. E qui il pensiero corre al vicino Orto botanico, ospitato proprio nel giardino di palazzo Corsini, che ha visto nei suoi tempi d’oro passeggiare Michelangelo, quando il palazzo si chiamava Riario, e in seguito l’ex regina Cristina di Svezia, la cui presenza a Roma diede l’impulso alla nascita del movimento letterario dell’Arcadia, che si sarebbe costituito dopo la sua morte.

Galleria Corsini, Via della Lungara 10, Roma. Orario: mercoledì-lunedì 8.30 – 19.00, chiude il martedì.
Informazioni: www.barberinicorsini.org