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Rubrica: CULTURA


Il Letterato Darwin, la scrittura dell’evoluzione. (Editori Riuniti 2015)

Alla scoperta di Darwin e della bellezza della sua teoria

Un libro “dotto” di stimolo all’approfondimento
giovedì 1 ottobre 2015 di Luciano De Vita

Argomenti: Letteratura e filosofia
Argomenti: Scienza
Argomenti: Recensioni Libri
Argomenti: Personaggi famosi/storici
Argomenti: Stefano Bertani


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Questo libro di Stefano Bertani offre una lettura degli scritti di Charles Darwin, noto comunemente come grande scienziato che ha esposto la teoria dell’evoluzione, da una prospettiva affatto diversa.

Il libro stimola il lettore ad approfondire una grande quantità di argomenti nel cruciale secolo XIX dalla scienza, alla filosofia, alla letteratura e non solo. Si tratta di un libro “dotto”, di non facilissima lettura, nel quale traspare la passione di Bertani per questo scienziato-letterato, nonché la sua padronanza e competenza negli argomenti trattati, con importantissime notazioni a fondo pagina che aiutano a chiarire le diverse posizioni descritte e documentare le citazioni.

Come indicato nel sottotitolo il libro approfondisce “La scrittura dell’evoluzione” ovvero analizza come Darwin ha curato la presentazione delle sue tesi e della sua teoria, come nel corso degli anni egli abbia maturato le deduzioni delle sue osservazioni e come tramite una lingua raffinata e molto meditata le abbia rese. E come tale lingua e la scelta delle parole abbiano creato di conseguenza molti problemi ai traduttori in particolare italiani, contemporanei e moderni.

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Stefano Bertani

Darwin viene visto da Bertani non tanto come scienziato, ma come uno degli ultimi umanisti completi che, sulla scia di Galilei e Newton e tanti altri, rappresenta un nuovo modello di dialogo moderno tra diverse culture.

Leggendo il libro sembra che Bertani colga in particolare alcuni aspetti della scrittura di Darwin meno conosciuti, mettendo in luce la sua sensibilità emotiva nel modo in cui esplora il mondo e come questa “meraviglia” maturi con l’età e venga rielaborata nei suoi scritti durante il corso della vita. In appendice abbiamo riportato una sinopsi del libro per far capire come questa tematica venga vieppiù esaminata.

L’opera di Darwin viene analizzata nel contesto della intelligentia del XIX secolo e rappresenta una “pietra d’inciampo” per la cultura occidentale per l’inquietante visione del mondo che impose la sua teoria della discendenza per variazione e selezione, che ha messo in discussione il rapporto tra Dio, l’uomo e la natura, in particolare per la religione cristiana in tutte le sue confessioni. Secondo il filosofo italiano Terenzio Mamiani (1799-1885) avversario dell’evoluzione, Darwin era un metafisico.

Il libro è pieno di citazioni di studiosi che hanno influito sulla formazione del pensiero di Darwin, che lo hanno supportato o criticato, sia contemporanei che predecessori, i quali permettono al lettore di entrare e immergersi in quella intelligentia dell’epoca vittoriana in cui si sono sviluppate le nuove conoscenze e le nuove teorie sulla evoluzione della vita sul nostro pianeta. La lista e lunga e quindi ne ho riportato una parziale in appendice, completando la lista con alcuni dati che purtroppo non sono indicati nell’Indice dei Nomi del libro dove sono riportati solo i cognomi. D’altra parte l’autore dichiara che “il libro è scritto da ‘letterato’ e non da scienziato. Vedi anche la sintetica recensione riportata http://pikaia.eu/il-letterato-charles-darwin/.

La conoscenza della biografia di è essenziale per poter capire il libro pertanto ricordiamo qui brevemente alcuni aspetti della biografia di Charles Darwin.

Nacque nell’ovest dell’Inghilterra nel 1809 da una famiglia molto benestante. Il padre Robert era un medico famoso e la madre della famiglia di industriali Wedgwood (famose ceramiche inglesi). Anche i nonni Erasmus Darwin e Josiah Wedgwood erano eminenti personaggi del loro tempo, intellettuali e impegnati socialmente e nell’industria, essi ebbero grande influenza sul nipote che, in un certo senso, ne ha offuscato la fama ai posteri. Charles dall’1825 all’Università di Edimburgo non si impegnò molto alla facoltà di Medicina, ma cominciò ad interessarsi ad alcuni aspetti di storia della natura, biologia e classificazione degli insetti. Nel 1831 su pressioni paterne riuscì a prendere un laurea breve a Cambridge in Teologia naturale.

  • 1831-1836 Cruciale per la sua vita è stata la partecipazione alla spedizione intorno all’America meridionale e ritorno via Oceano Pacifico, Australia, Mauritius, Città del Capo, agli ordini del comandante Robert Fitzroy dell’unità di ricognizione HMS Beagle. Si era imbarcato come amico del capitano, ma rapidamente prese il posto del naturalista di bordo.
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HMS Beagle
  • 1839 Pubblicazione: Journal and Remarks (The voyage of the Beagle). Divenne quindi membro della Royal Society
  • Dal 1842 Darwin ha abitato a Down House nel Kent, dove ha scritto la maggior parte dei suoi testi ed ha continuato le sue osservazioni scientifiche sulla natura, passeggiando nei dintorni.
  • 1839-1858 Pubblicazioni varie di zoologia, geologia, fossili
  • 1859 On the Origin of Species by Means of Natural Selection, or the Preservation of Favoured Races in the Struggle for Life (1° edizione) (Origine della specie attraverso la selezione naturale)
  • 1871 The Descent of Man, and Selection in Relation to Sex (Origine dell’uomo)
  • 1872 The Expression of Emotions in Man and Animals (Espressione delle Emozioni)
  • 1872 VI Edizione dell’Origine della specie
  • 1882 Darwin è morto ed è sepolto fra i grandi del regno nell’Abbazia di Westminster.

Per approfondimenti è molto completa la vita di Darwin su Wikipedia in particolare nella versione inglese https://en.m.wikipedia.org/wiki/Charles_Darwin. Sul sito Pikaia.eu Portale dell’evoluzione, si può trovare l’elenco delle opere tradotte in italiano http://pikaia.eu/tutte-le-copertine-delle-opere-di-darwin-in-italiano/.

* * * * *

Una rapida sinopsi del libro

Nel primo capitolo di Introduzione al libro, Darwin viene presentato come lo scienziato rivoluzionario ma scrittore e filosofo.

Bertani nel capitolo II pone Darwin nella Repubblica delle Lettere, con riferimento “a quel non luogo, però molto reale, abitato per secoli dai letterati europei”, come era stato definito in una lettera di Francesco Barbaro del 1417. Da San Francesco a Giotto, Dante, Petrarca, Boccaccio era in buona compagnia in tale Repubblica. Nel paragrafo Geologia della Modernità Darwin viene messo in relazione a Galilei, che era stato anch’egli un provocatore con il suo ribaltamento della visione astrale, così come poi anche Copernico e Newton.

Nel paragrafo “Letizia e dolcezza” Bertani osserva come una verità umana è riconoscibile grazie al piacere e al dolore che deriva dal conoscerla e dal viverla, pertanto occorre porre nuovamente al centro della scienza del mondo la soddisfazione di chi viene a conosce tale realtà (San Francesco la chiama dolcezza). Di qui la dolcezza tra penitenza e Grazia degli scienziati che studiano l’universo. La letizia rappresenta il sommo grado della dolcezza, da cui discende la meraviglia di Darwin trattata nel VI capitolo.

È il linguaggio dell’arte che porta a compimento la verità conosciuta, rendendola parimenti piacevole e amabile, più dolce da perseguire.

Darwin è il letterato che porta in un contesto letterario la scienza, la filosofia, la teologia fusi in un contesto organico, per questo è uno scienziato umanista.

Nel III capitolo la Morfogonia, ossia lo studio sistematico delle forme organizzate, è definita da Darwin come l’anima delle scienze naturali. Bertani osserva come Darwin abbia praticato come naturalista una visione dinamica “tra dettaglio e universale, tra ragione e immaginazione, tra conoscenza e diletto di sapere”.

Darwin aveva maturato un criterio di bellezza che fondeva il piacere dei sensi con l’attività della ragione, generando una fittissima serie di espressioni di meraviglia, che divennero tratti caratteristici della sua scrittura scientifica.

Nel IV capitolo Viaggio nell’invisibile, Bertani analizza dettagliatamente la modalità di raccontare la natura con vari esempi, come Darwin descrive le sue osservazioni della natura e le classifica con un criterio che coglie l’oggetto nelle diverse forme attuali, la loro comune e invisibile storia evolutiva. Come la natura sia narrata incrociando varie prospettive: quella della cultura diffusa legata alle tradizioni, le personificazioni, le analogie, la dimensione esistenziale e la prospettiva oggettiva, ossia la classificazione scientifica. Inoltre Darwin descrive il suo stupore nell’osservare le tante meraviglie.

Questa metodologia descrittiva copre tutti i campi della natura, dal regno minerale e geologico, a quello vegetale e animale, dal più infimo lombrico, al condor che dispiega le grandi ali nel cielo e si nutre di carogna, all’uomo selvaggio e alla civiltà.

Secondo Darwin la luce che contraddistingue non solo l’uomo, ma ogni vivente è il piacere, il grado di felicità. Esso deve essere sufficiente a garantire la decisione di sopportare la vita nelle condizioni di lotta con l’ambiente, le sue privazioni e gli altri viventi compreso l’uomo.

Bertani ci fa capire e seguire passo passo l’evoluzione e elaborazione del pensiero di Darwin dalla pubblicazione del Journal alla pubblicazione del Origin venti anni dopo, fino alle ultime riflessioni nella autobiografia (Life & Letters).

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Darwin e l’origine della specie

Nel V capitolo L’ape, la Vespa e il Ragno viene analizzato come il concetto di meraviglia di Darwin alla vista delle bellezze della natura si è evoluto durante la sua vita, dalla ingenuità delle scoperte in età più giovanile ad una più matura comprensione della natura stessa nella maturità. Questa si esplica in una più accurata cura letteraria e argomentativa.

Infatti Darwin è pienamente cosciente di quanto siano rivoluzionarie le sue idee e deduzioni nell’Origine della specie e pertanto Bertani mette in evidenza come il suo modo di scrivere sia estremamente cauto e curatissimo. In particolare anche nel contrasto tra la natura splendente e la lotta per la sopravvivenza, creazione e distruzione: “gli uccelli che cantano intorno a noi, non dimentichiamo che si nutrono di insetti e semi, distruggendo così tanta vita”.

Bertani nell’esaminare i testi riporta anche le diverse interpretazioni delle traduzioni in italiano dalle coeve alle più recenti.

Il VI capitolo Meraviglia di così tante meraviglie rappresenta in qualche modo il clou del libro, forse analogamente alla VI revisione dell’Origine, per la varietà e complessità degli argomenti trattati.

Bertani comincia con l’esaminare la ricorrenza nei principali testi di Darwin di alcuni ambiti lessicali campione nella lingua originale: WONDER (meraviglia), ATONISH (sorpresa, sorprendente), in particolare in quattro testi di epoche diverse.

AnnoEtàPubblicazioniwonderatonishtotale
1839 giovanile Journal 59 42 101
1859 matura Origin 40 16 56
1871 senile The Descent of Man 20 61 81
1872 senile The Expression of Emotions 69 19 88

Da questa tabella Bertani deduce che maturando, in Darwin la “meraviglia oggettiva” prevale sulla forma di stupore della “meraviglia soggettiva”. D’altro canto la meraviglia si sposta dall’osservatore all’oggetto osservato.

Ovviamente i significati in inglese di queste parole campione sono molto articolati, quindi passa a esaminare come sono stati tradotti e interpretati nel colto italiano ottocentesco dai primi traduttori, Lessona e Canestrini, i quali hanno meglio esplorato i significati dell’inglese vittoriano. “Wonder” viene interpretato come il “piacere” ad esempio che Darwin ha provato nell’affrontare il suo viaggio di meravigliose scoperte e tante osservazioni, nonostante tutti i disagi e pericoli correlati con tale viaggio. Così come il piacere scientifico di intraprendere le escursioni scientifiche.

Prosegue poi per cogliere i vari aspetti del piacere come descritti da Darwin: dai panorami, ai fenomeni geologici quali i terremoti, agli oggetti individuali, legati alla “profondità emotiva”.

Per Darwin è importantissima la dimensione estetico-emotiva.

Bertani ci fa osservare come Darwin abbia usato tutte le obiezioni alla sua teoria evoluzionistica da parte dei suoi contemporanei difensori e oppositori, controbattendole o accettandole e includendole, come “momenti di ulteriore forza” per estendere e rafforzare la sua teoria come riportato nelle varie edizione dell’Origine. II testo dell’Origine è stato rielaborato nelle varie edizioni fino alla sesta (VI), come un “ragionamento vivo e organico”. Questo viene analizzato da Bertani facendo notare con molti esempi le morfologia del testo darwiniano.

Il modo di scrivere di Darwin, così umanistico, è stata molto criticato dai commentatori suoi contemporanei che la giudicavano troppo complesso e antiquato e non autenticamente scientifico. Conseguentemente si sono trovati in difficolta i traduttori italiani, prevalentemente universitari, nel dilemma di rendere il lessico più tecnico accademico o semplificarlo per renderlo più divulgativo.

Segue una discussione sulla Scienza che abbraccia, in particolare come per Darwin le leggi dell’Unità di Tipo e delle Condizioni di Esistenza siano comprese (embraced) nella Teoria dell’Elezione naturale, e come queste sono state riportate nelle varie edizioni e nelle traduzioni.

Viene quindi affrontata la questione dello sviluppo del “senso della bellezza” negli animali e nell’uomo che ancora nella VI edizione rimane per Darwin A very obscure subject. “L’Utile, la perfezione e la bellezza” sono tre categorie che Darwin sottopone ad una profonda revisione del significato. Egli osserva che “il senso della bellezza si trova nell’uomo indipendentemente da una qualità reale dell’oggetto ammirato” e che “l’idea del bello non è né innata né invariabile”, il suo scopo è quello di “comprenderne il fine” indipendentemente dall’apprezzamento dell’uomo. Bertani con una serie di esempi tratti dai testi di Darwin cerca di chiarire tali concetti.

Il capitolo si conclude osservando che Darwin alla fine della sua vita considerava tutti i suoi libri e scritti parte della sua Autobiografia. Egli come letterato sapeva che la scrittura costituiva una seconda vita capace di restituire il piacere che viene perso con la vita. Del proprio stupore e di quello che muove gli esseri viventi quel che resta è “il mondo scritto della meraviglia”.

Il VII e ultimo capitolo è dedicato alla delizia del lettore, infatti qui è raccolta una Piccola antologia della meraviglia. Sono riportati e commentati brani in cui risalta la meraviglia di Darwin in vari momenti delle sue avventure e osservazioni.

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Lista (parziale) degli scienziati che hanno influito su Darwin

Charles Lyell 1797-1875 Scozzese. Il più famoso Geologo dei suoi tempi. Principi di geologia. Grande amico di Darwin ha avuto una grande influenza su di lui e sulla sua teoria.
Alexander von Humbold 1769-1859 Grande esploratore tedesco, naturalista, botanico. Il libro dei suoi viaggi (7 voll) ha molto influenzato Darwin, che gli ha inviato una copia del suo Journal.
Alfred Russel Wallace 1823-1913 Naturalista, antropologo e biogeografo gallese. Concezione indipendente della teoria dell’evoluzione attraverso la selezione naturale. 1858 Sua teoria pubblicata assieme agli scritti di Darwin, con la collaborazione di Lyell.
Thomas Robert Maltus 1766-1834 Economista e demografo inglese.
Henry Walter Bates 1825-1892 Biologo, esploratore ed entomologo inglese.
Fritz Müller 1821-1897 Biologo tedesco
Carl Nilsson Linnaeus (Linneo) 1707-1787 Medico, botanico e naturalista svedese. Padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.
Jean-Baptist de Lemark 1744-1829 Naturalista, zoologo, botanico, enciclopedista e chimico francese. Ha introdotto il termine “biologia”. 1809 Ha elaborato una prima teoria evoluzionistica degli esseri viventi, basata su adattamento ed ereditarietä.
George Louis Leclerc Buffon 1707-1788 Naturalista, matematico e cosmologo francese. Le sue teorie hanno influenzato naturalisti ed evolozionisti (Lemarc e Darwin).
Etienne Geoffrey Saint-Hilane 1772-1844 Biologo francese. Fondatore della “Anatomia Comparata”. Gli organismi si modificano sotto l’impulso dell’ambiente.
Patrick Matthew 1790-1874 Agricoltore scozzese. Ha pubblicato concetto di selezione naturale come meccanismo dell’evoluzione. Darwin ha riconosciuto la precenza della sua scoperta.
William Herschel 1792-1871 Matematico, astronomo, chimico inglese, sperimentatore di tecniche fotografiche. Libro di botanica.
 



  • Alla scoperta di Darwin e della bellezza della sua teoria
    9 ottobre 2015, di eugenio42

    L’AUTORE DELL’ARTICOLO DI RECENSIONE HA CENTRATO LA BRAVURA E L’IMPEGNO DI STEFANO BERTANI ED HA SAPUTO SPIEGARE L’OPERA DI DARWIN PER INVOGLIARNE LA LETTURA.

  • Alla scoperta di Darwin e della bellezza della sua teoria
    5 ottobre 2015, di tonia

    Mi congratulo vivamente con l’autore dell’ articolo di recensione al libro di S.G. Bertani per l’impegno, la bravura e la profondità con cui ha saputo illustrare i contenuti dell ’opera e incoraggiarne la lettura
    Mariantonietta Ottino

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