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TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL’AZZURRO MARE DI AGOSTO

AL TEATRO QUIRINO
mercoledì 22 novembre 2023 di Patrizia Cantatore

Argomenti: Teatro


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Sbarca al Teatro Quirino di Roma l’allestimento teatrale del film iconico di Lina Wertmuller dal 21 novembre 3 dicembre

La commedia, prodotta da Best Live per la regia di Marcello Cotugno, riprende direttamente il grande successo dell’originale cinematografico, sintesi aderente di un’epoca segnata dai contrasti sociali e politici dalla caparbia ironia di Lina Wertmuller, che riuscì a mettere a nudo un sistema di pensiero nel quale il pubblico di allora si era riconosciuto.

La versione teatrale ha il pregio di aver adattato ai nostri tempi la storia, riproponendo sì la contrapposizione sociale tra il nord industrializzato e il sud povero e sfruttato, ma ricomprendendo nel sud tutti i Sud del mondo. Se nel film Gennarino Carunchio è un marinaio siciliano assunto dalla bella milanese Raffaella Pavoni Lanzetti, imprenditrice di successo, a teatro la distanza tra i due è molto vicina alla realtà di questi tempi. Infatti il nostro protagonista viene chiamato Gennarino per convenzione, si tratta di un egiziano, Samir, approdato in Italia molti anni prima, nella pancia di sua madre, povera emigrata che morirà sotto il sole cocente per un infarto quando il ragazzino è appena dodicenne. Lo sguardo disincantato, ironico e grottesco del film, è il medesimo, la rivalsa tra la classe sociale debole è ancora più potente, perché non riguarda solo lo sfruttamento della forza lavoro e le umiliazioni patite, ma la realtà di quei popoli che hanno abbandonato i loro paesi, da sempre colonie del ricco occidente, affamati e in cerca di una vita dignitosa. Nel film gli avanzamenti del femminismo erano messi a confronto con un paternalismo che vuole la donna oggetto e serva dell’uomo per sottolineare quanto molti conflitti, anche politici, passassero anche attraverso quelli di genere. Nella versione teatrale si aggiunge a questo, il conflitto tra i paesi colonialisti dell’Occidente e i paesi colonizzati, dilaniati da continue guerre civili ed economiche che costringono i popoli a cercare fortuna altrove.

L’affascinante Giuseppe Zeno nei panni di Gennarino-Samir e la bella Euridice Axen, Raffaella Pavoni Lanzetti saranno travolti dal destino e per ironia della sorte, naufraghi su un’isola deserta, un costone di roccia che ha ben poco da offrire in fatto di comfort. Sarà proprio sull’isola, lontani dal mondo civilizzato, che gli stereotipi culturali, le barriere sociali, cadranno rovinosamente, quel luogo vergine permetterà una vera conoscenza e il superamento della paura verso la diversità dell’altro. Un’unione impossibile nella cultura e nella società dove svolgono i loro ruoli sociali, una travolgente passione che li legherà nel lasso di quella vacanza forzata ma che non può resistere alla realtà. Bravi gli attori, Zeno e Axen che riescono a sostenere il confronto con la coppia Giannini-Melato, belle le scene di Roberto Crea e le luci di Pietro Sperduti light designer.

 

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