https://www.traditionrolex.com/30 ROMA FILM FEST. Film di apertura-Scena Illustrata WEB

INFORMAZIONE
CULTURALE
Aprile 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7716
Articoli visitati
5320386
Connessi 36

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
29 aprile 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

ROMA FILM FEST. Film di apertura

C’è ancora domani
giovedì 19 ottobre 2023 di Patrizia Cantatore

Argomenti: CINEMA, Film


Segnala l'articolo ad un amico

Paola Cortellesi apre la Festa del Cinema di Roma con il film che segna il suo esordio come regista.

La storia di Delia (Paola Cortellesi) è ambientata negli anni 40, all’indomani dalla liberazione dal nazifascismo ma non ancora della liberazione delle donne. Delia è una madre di famiglia con tre figli, vessata da un marito violento, Ivano (Valerio Mastandrea) che sfoga tutte le sue frustrazioni su di lei e dal suocero (Giorgio Colangeli) di cui lei stessa si occupa.

Il film strizza l’occhio al neorealismo, il bianco e nero utilizzato ha una grana che ricorda le vecchie pellicole consumate; le inquadrature negli spazi angusti delle scenografie, sono ritagliate sui protagonisti, immergendoci ancora più profondamente in quella desolazione ma sempre con l’ironia tragica della commedia. Riusciamo a sentire i pensieri segreti di questa donna, le parole che non dice, le sue paure, le sue emozioni che esplodono nella testa e negli occhi. Le scene più crude e violente sono rallentate, la voce e i suoi pensieri spariscono, resta spazio solo per la musica e per i corpi che si intrecciano in una danza macabra, perché le donne debbono tacere e il loro grido di dolore resta nella gola.

Tutte le speranze di Delia sono sulla figlia Marcella, sul suo matrimonio, punto di svolta del racconto, finché non si accorge che non è quello il modo con il quale le cose potranno cambiare. La sua sarà una ribellione silenziosa, come quella di molte donne di ieri, le nostre bisnonne, nonne, mamme che pur non mettendo in campo azioni eclatanti hanno aiutato il mondo a cambiare attraverso le loro azioni, il loro paziente lavoro e l’impegno ad esercitare quel Diritto al voto loro concesso nelle prime elezioni libere.

Una storia che ci ricorda come l’emancipazione femminile, oggi raggiunta nelle leggi, è nel tessuto sociale e nella cultura ancora patriarcale, lo dimostrano i tanti femminicidi che in Italia e in Europa, si contano anno per anno, alle donne non resta che mantenersi vigili e invertire la tendenza che ha portato alle tante defezioni al voto durante le elezioni. Un film che parla alle donne, che commuove e riflette sui passi ancora da compiere per una vera emancipazione e come ripete Delia: -C’è ancora domani….- .

 

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30