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ARTIGIANI: INTROVABILI O QUASI

Sta scomparendo un mestiere d’oro
lunedì 2 ottobre 2023 di Silvana Carletti

Argomenti: Opinioni, riflessioni


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Dappertutto, ma specie nelle grandi città ,è difficile, se non impossibile, trovare, all’occorrenza, un fabbro, un falegname, un muratore, un orologiaio, un sarto e così via.

Con l’enorme e continuo progresso della tecnologia in tutti i campi, certi mestieri e piccole botteghe sono stati costretti a chiudere i battenti, anche perché, gli eredi di questi artigiani si rifiutano di proseguire un lavoro che, invece, attualmente, potrebbe essere molto ben retribuito.

Qualche esempio?

Se, all’improvviso, si rompe una serratura e si chiama un fabbro (ammesso che si trovi), si rischia di pagare 80 euro per 10 minuti di lavoro… Lo stesso avviene se, in casa, si rompe una serranda della finestra, un tubo di acqua, un vetro, o se, ad esempio, un orologio smette di funzionare.
A tale inconveniente, hanno pensato alcuni lavoratori cinesi che hanno aperto piccoli negozi di riparazioni varie, ma il problema resta.

La gioventù moderna ha idee molto diverse dal passato circa un eventuale futuro e, nella maggioranza dei casi, rifiuta qualsiasi lavoro manuale, preferendo impieghi a tavolino o tentare il fascino dello spettacolo.

Anche la scuola non riserva alcun insegnamento “tecnico” e i pochi Istituti professionali non si rivolgono a lavori artigianali, ma puntano, giustamente, all’informatica e alle lingue straniere, piuttosto che ai “mestieri”.

E’ un vero peccato, perché, così, non si semplifica la quotidianità e, soprattutto, si svilisce un tipo di lavoro, un tempo diffuso, che esprimeva una grande inventiva e, a volte, un paziente valore artistico.

FOTO LOGO: Avvenire

 

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