a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by
LDVRoma
Ultimo aggiornamento
13 maggio 2024
e
Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL
|
|
|
Lunedì vide un cane morto nel cortile. Che indecenza! Passarono ore prima che lo togliessero.
Martedì vide due gatti morti sulla piazza. Poverini, saranno finiti sotto le macchine.
Mercoledì vide tre topi morti sul marciapiede. Accidenti, questo sì che è pericoloso. Potrebbe scoppiare un’epidemia.
Giovedì vide quattro funerali passare sotto le finestre. Allora si spaventò, perché gli sembrò ci fosse un occulto conduttore fra i numeri dei morti visti dall’inizio della settimana.
Venerdì vide cinque persone morte ai giardinetti, riverse in vari modi sulle panchine. Gli sembrò di impazzire. Terrorizzato corse a cercare aiuto, ma le strade erano deserte.
Sabato vide sei militari morti compostamente su un autoblindo. Si mise ad urlare, ma non rispose nessuno.
Domenica accese la televisione, cosa che faceva assai di rado, per avere notizie su quella ormai evidentemente anomala situazione.
Lo speaker stava dicendo: “le morti proseguono inarrestabilmente a ritmo sempre più veloce. Non se ne conosce la ragione. Gli esperti dicono che sono gli ultravioletti solari. È stata instaurata la legge marziale. Non uscite di casa. Non aprite la porta di casa a nessuno. Passerà l’esercito per fornirvi sostentamenti”. In quel mentre suonò il campanello di casa. Si alzò, e guardò nella lente dello spioncino. Sarà l’esercito per i rifornimenti, pensò. Invece era la Morte.
|
|
|