Da vari anni si sono alternati nel nostro Paese, governi di forma diversa: da Berlusconi a Letta, a Renzi, a Gentiloni, a Conte, a Draghi, ma nessuno è riuscito a gestire e risolvere il difficile problema dei continui arrivi di gente disperata che cerca, da noi, di poter sopravvivere.
La questione è di grande difficoltà e certamente di difficile soluzione, ma ciò che domina in questo frangente, sono le continue critiche a qualsiasi tipo di soluzione si sia cercata di trovare in tutti questi anni, pur di remare contro.
Soprattutto, infastidisce la presunzione di chi promette facili soluzioni, impossibili blocchi navali che risolverebbero questo disagio: il tutto per criticare i governi passati e presenti, sventolando una ipotetica bacchetta magica, con la speranza di ricevere consensi e voti…
Non prendiamoci in giro: unica soluzione consisterebbe in un accordo tra stati europei, in un dislocamento dei profughi nei vari Paesi, evitando, così, che tutto il carico e l’impegno sia riservato solo all’Italia.
A questo scopo, già precedentemente, si erano attivati premier e ministri italiani di diverse tendenze politiche, ma nessuno è mai riuscito ad ottenere buoni risultati.
Neanche il Prof. Draghi, leader di indiscussa professionalità e di stima generale riesce, attualmente, ad ottenere un valido coinvolgimento dall’Europa…
Inutile, quindi, promettere impossibili soluzioni “fai da te”.
Senza una solida unione tra i vari Stati europei, sarà sempre impossibile risolvere la situazione italiana che, di giorno in giorno, peggiora a scapito e dolore, soprattutto, di chi riesce a sopravvivere in mare ed arriva nel nostro Paese, il più delle volte, disperato e senza una minima speranza di futuro.