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ENAIAT

Incredibile storia vera di Ebaiatollah Akbari
giovedì 24 giugno 2021 di Comunicato Stampa

Argomenti: CINEMA, Film


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Un film liberamente tratto da Nel mare ci sono i coccodrilli - storia vera di Enaiatollah Akbari di Fabio Geda

Regia e Drammaturgia: Patrizia Schiavo

Con: Antonio De Stefano, Paolo Madonna, Eugenio Marinelli, Jacopo Mauriello, Patrizia Schiavo

Aiuto regia: Sarah Nicolucci

Versione Cinematografica a cura di Persico Film In collaborazione con la Regione Lazio Con il patrocinio di Amnesty International

Dalla carta al cinema, passando per il teatro. Il film Enaiat, l’incredibile storia, scritto e diretto da Patrizia Schiavo, e liberamente tratto dal libro di Fabio Geda Nel mare ci sono i coccodrilli, racconta la storia vera del piccolo Enaiatollah Akbari e del suo viaggio durato otto anni dall’Afghanistan all’Italia. Realizzato in collaborazione con Regione Lazio e con il patrocinio di Amnesty International, il film si configura come un originale esperimento di fusione fra teatro e cinema pensato in pieno lockdown e curato nella sua veste cinematografica da Persico Film.

Enaiat, l’incredibile storia sarà presentato al pubblico a Roma in due diversi appuntamenti: martedì 6 luglio alle 18:00 a Teatrocittà con l’incontro aperto con l’autore Fabio Geda, Enaiatollah Akbari, l’attrice-regista Patrizia Schiavo e l’attore Antonio De Stefano; mercoledì 7 luglio alle 10:30 con la proiezione del film in compagnia di Fabio Geda, Enaiatollah Akbari, CNT Compagnia Nuovo Teatro e Persico Film;

Quella di Enaiat, raccontata di persona allo stesso Geda, è un’odissea durata circa otto anni, dall’Afghanistan, attraverso Pakistan, Iran, Turchia, Grecia e infine Italia. La storia di un ragazzino afghano che, per essere salvato, viene "abbandonato" dalla madre a soli dieci anni con tre regole di vita: non fare uso di droghe, di armi e non rubare. E così farà Emaiat, in un viaggio fatto di dolore e violenza, fatica e paura, ma soprattutto di speranza in futuro dove trovare un giorno “un luogo da chiamare casa”.

Un racconto straordinario, esemplare, dal grande potere di trasformazione personale e collettiva. “Con questa storia ho deciso di tentare una trasposizione cinematografica – racconta la regista e drammaturga Patrizia Schiavo - di avvicinarmi al linguaggio filmico, innanzitutto per lasciare un segno del tempo che stiamo vivendo e della nostra resistenza nel nostro teatro chiuso da un anno; la pandemia ci ha costretto ad allontanarci dal nostro pubblico e noi abbiamo cercato una nuova vicinanza.”

Il primo nucleo della C.N.T. nasce in Svizzera nel 1994 con un gruppo di giovani sotto la direzione artistica dell’attrice-regista Patrizia Schiavo con l’obiettivo di sviluppare un linguaggio teatrale capace di abbattere frontiere linguistiche e culturali, svincolarsi da una restrittiva classificazione di genere e ricercare un “teatro necessario”. Significativi i progetti contro la violenza e il razzismo con l’Interkunst di Berlino e il D.N.A di Amsterdam. La NUOVA CNT, prediligendo la creazione di testi originali e la commistione di stili e linguaggi artistici, animata dall’impegno civile e ampliata da giovani talenti, si costituisce nel 2014 a Roma all’interno di un comitato di sviluppo locale, progetto, partito dall’Università Roma3, per la riqualificazione di un quartiere degradato, alle spalle degli studi di Cinecittà. Nel 2016 trasforma un locale del comune abbandonato e adibito a discarica in uno spazio culturale: TEATROCITTÀ, CENTRO DI FORMAZIONE E RICERCA, prezioso presidio culturale dove creare scambi e promuovere partecipazione. Vivere il teatro come arte, mission, strumento di denuncia, incontro, confronto, discussione e trasformazione sociale. TEATROCITTÀ, ha al suo attivo 4 anni di intensa attività, tra formazione, progetti didattici per le scuole, rassegne teatrali per giovani compagnie (“Frammenti al femminile”), contest e workshop di danza contemporanea per artisti Under 35 (“Corpo mobile”), incontri e spettacoli sulla violenza di genere (“Parla con lei”), iniziati con “Il laboratorio della vagina” che avuto molto successo di pubblico e critica dal Fringe festival 2017 all’ Off/Off Theatre 2018. Dal 2003 collabora con diverse scuole attraverso progetti all’interno del P.O.F. (ampliamento dell’offerta formativa) e propone spettacoli seguiti da incontri con l’ass. Libera contro le mafie e con i referenti di Amnesty International che ha concesso il patrocinio al alcuni progetti come “Enaiat", l’incredibile storia

 

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