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GLI OCCHI DI SARA

di MAURIZIO DE GIOVANNI
domenica 6 giugno 2021 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Recensioni Libri


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Gli occhi di Sara (Rizzoli, 2021) è il quarto romanzo della serie che Maurizio De Giovanni, famoso giallista napoletano, ha dedicato al personaggio di Sara Morozzi, ex poliziotta dei Servizi Segreti che pur essendo in pensione continua a risolvere casi rimasti a lungo avvolti nel mistero.

Nel risvolto anteriore di copertina si legge quanto segue ”A volte un incontro inatteso spalanca le porte del passato. Succede a Sara mentre sta lottando per salvare la vita del piccolo Massimiliano, il nipotino colpito da una grave malattia. Due occhi riappaiono dalla nebbia di giorni lontani, Sara li conosce bene. Sono gli stessi che tanti anni prima aveva cercato in ogni modo di dimenticare. La donna invisibile è catapultata indietro nel tempo: Napoli, 1990.

È caduto il muro di Berlino, gli stati satelliti dell’URSS sono in crisi e in Italia sono esplosi i movimenti studenteschi. Il mondo di prima si sta sgretolando, ma i preparativi fervono e la città si veste a festa per la visita di Papa Giovanni Paolo II. Sara Morozzi, detta Mora, è membro attivo della più segreta unità dei Servizi. A lei e a Bionda, la collega Teresa Pandolfi, viene affidata la missione più importante e delicata della loro carriera. Proprio in quei giorni, Sara incrocia quello sguardo. Occhi a cui è impossibile restare indifferenti.

Così, mentre il tempo scorre all’indietro, la Sara di oggi deve fare i conti con le passioni e i tradimenti di ieri. In un intreccio che si dipana al pari di un perfetto meccanismo a orologeria, Maurizio de Giovanni scava tra le pieghe della nostra Storia recente e racconta gli inconfessabili segreti di Sara, come non l’abbiamo mai vista. Perché, per la prima volta, gli occhi della donna impenetrabile tradiscono un dolore misterioso e svelano la sua più sincera umanità”.

Davvero intenso il nuovo thriller che ci svela aspetti insoliti di Sara quando il suo unico nipotino, Massimiliano, viene colpito da una grave malattia che forse potrebbe essere curata da una persona conosciuta in passato. E così presente e passato s’incastrano come pezzi di un puzzle: il presente è il dolore per un bambino malato, il passato è centrato su spionaggio, intrighi, rilevazioni, in un racconto in cui pubblico e privato si fondono e interagiscono.

Si ritorna agli anni ‘90 in Italia con i movimenti studenteschi ed altri eventi storici in un contesto di cambiamenti a livello europeo: la caduta del muro di Berlino, la crisi dell’URSS, la fine del regime di Ceausescu in Romania, i problemi dei giovani studenti rumeni e quant’altro, una storia vissuta dagli anziani, forse studiata dai più giovani o appresa dai racconti di genitori e nonni. E a quelli di una certa età vengono in mente ideali ed entusiasmi giovanili, sogni di un mondo migliore che purtroppo raramente diventano realtà nello schema dei lenti progressi umani conquistati con lacrime e sangue, per volere dei soliti egoistici poteri che manovrano i fili dietro le quinte.

Cosa resta ai giovani di ieri e di oggi? Solo la libertà di reagire in modo coraggioso e continuare a combattere per irrinunciabili ideali.

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Maurizio De Giovanni

“Il destino esiste all’indietro!”: è una frase che compare nel libro ma sembra un tema ricorrente anche nei romanzi precedenti di Sara: il presente trova la sua soluzione nel passato. Per me è bellissimo ragionare su questi rapporti di causa ed effetto- ha affermato l’autore-. E poi c’è anche il presente che si riflette sul futuro: il nipotino cambia radicalmente il rapporto di Sara con il suo futuro”.

Un personaggio complesso quello di Sara, donna scialba, con i capelli grigi raccolti in una crocchia, tacchi bassi, senza trucco, ma con occhi bellissimi e affascinanti, fredda e distaccata a vedersi, ma in fondo sensibile e provata da gravi perdite; riesce a passare inosservata mentre indaga, osserva, segue il labiale, la mimica, il linguaggio del corpo: un personaggio che balza fuori dalle pagine del libro. E in questo romanzo Sara è ancora più vera e “viva”, si evolve nel corso del tempo. “Sono curioso di vedere come mi verrà in mente di farla evolvere in futuro- ha affermato l’autore_ perché ora ha una carica di femminilità ancora attiva che non compariva nelle storie iniziali. Forse perché io trovo intriganti le donne della mia età che hanno l’orgoglio dei loro cambiamenti”.

Ecco un’ intervista all’autore presso la libreria Iocisto, noto centro culturale napoletano:

Giovanna D’Arbitrio

P.S. Biografia di Maurizio De Giovanni: https://it.wikipedia.org/wiki/Mauri...

 

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