a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
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18 marzo 2024
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Si parla quasi sempre di malasanità, nonostante il nostro Paese sia tra i primi al mondo per efficienza e diffusione dell’assistenza medica.
Ultimamente, mi è capitato di accompagnare una mia conoscente all’Auditorium di Roma (Parco della musica) per l’assunzione del vaccino contro il Covid.
Da subito, ho potuto notare la perfetta organizzazione dell’apparato sanitario: piccola fila di persone, passaggi da una all’altra postazione ordinati e presenziati da personale gentile e disponibile ad informazioni e consigli, presenza di accompagnatori per seguire il paziente da uno step all’altro, fino ai numerosi ambulatori di ottima struttura ed igiene.
Infine, dopo il vaccino, la permanenza di circa mezzora in una grande sala per accertare eventuali reazioni e per il completamento della pratica che si concluderà con la seconda dose del vaccino, dopo circa 28 giorni.
In un momento di grande incertezza, se non di timore, per quanto sta accadendo in tutto il mondo, dubbi spesso ampliati e diffusi a iosa da tutti i media, ritrovare un ambiente sereno, di grande professionalità e cortesia, può rendere sicuramente più semplice e meno ansiogeno, specie per i più anziani, l’accesso ad un rimedio che si rivela indispensabile per salvaguardare la nostra salute ed incolumità.
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