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IN-SIDE PORTRAITS di MARIA POGGI CAVALLETTI


lunedì 6 gennaio 2014 di Comunicato Stampa

Argomenti: Arte, artisti


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ART&DRINKS EXED LUXURY LOUNGE – Piazza della Repubblica 64 Roma

- Dopo esser stata ospitata nel mese di novembre alla Tri-Mission Art Gallery, presso l’Ambasciata USA in Italia, a Roma, la mostra di ritratti firmati da Maria Poggi Cavalletti è proseguita con l’inaugurazione di sere fa nel nuovo spazio espositivo dell’Exed Luxury Lounge, con un “art&drinks” dall’atmosfera conviviale al quale hanno partecipato aristocratici e collezionisti.

- Tra gli invitati, in un continuo viavai sotto i portici di piazza della Repubblica, anche Marina Cicogna Agnes, Blasco Notarbartolo di Villarosa, Gaetano Sersale, Paola Avogadro di Valdengo, Carlo Giovanelli, Francesca Orlandi Contucci, Benedetta Lignani Marchesani, Guglielmo Giovanelli Marconi, Eleonora Semmola Coppa Solari, Massimiliano Leonardi di Casalino, Ernesto Pucci, l’attore Rodolfo Corsato, l’autore tv Luca Rossi, l’artista Marcello Reboani e i collezionisti Giampiero Ruzzetti, Roberta Calò, Emanuella Fabris da Ponte e Gianfranco Rotili che hanno ammirato i bellissimi ritratti realizzati in interni e en plein air (tra cui uno dove è ritratto Vittorio Sgarbi a piedi nudi) tra un bicchiere di vino e ricercati appetizer a base di mortadella e piccole salsicce al tartufo, arrivati direttamente da Bologna, città dove è nata l’artista.

- Il successo e la rilevanza della manifestazione svoltasi nella prestigiosa ed esclusiva galleria d’Arte presso l’Ambasciata statunitense hanno dato il via alla riuscita di questa prosecuzione che si è aperta così a un più vasto pubblico e che mette in risalto un percorso artistico dai tratti peculiari e in qualche modo contro-corrente.

- Maria Poggi Cavalletti incentra la sua azione artistica in un genere, quello del ritratto, che al momento, per il venir meno dell’esigenza encomiastica e auto-rappresentativa delle classi dirigenti, e per la concorrenza della più immediata e pratica tecnica fotografica, è riservato a una ristretta cerchia di fruitori e cultori. In effetti, il lavoro di Maria Poggi Cavalletti è una continua sfida nei confronti di questo stato di fatto, ma è anche una ricerca intelligente e appassionata di un segno distintivo, originale e innovativo in un ambito apparentemente cristallizzato e poco vitale.

- In questa mostra romana, curata da Anna Maria Volpacchio, coordinatrice dell’Art Curators Team della Tri-Mission Art Gallery, e da Susan Fiorentino, curatrice della Galleria, vengono esposti oltre 25 quadri a olio che ritraggono persone reali, uomini, donne, adolescenti e fanciulli, volti più o meno noti, esponenti di famiglie insigni e aristocratiche insieme a figure eminenti del mondo imprenditoriale, della cultura e dei media.

- La pittura di Maria Poggi Cavalletti non si limita ovviamente alla mera resa dei tratti fisionomici, ma con un’attenta osservazione anche dei movimenti, delle posture dei corpi, delle movenze e dei gesti, riesce a sondare e poi a ritrarre soprattutto la personalità e l’intimità più autentica del soggetto. L’artista, che vanta una lunga esperienza di lavoro nel campo del design di moda e una successiva qualifica nel settore del restauro pittorico e della decorazione di ambienti, riversa nelle sue opere una padronanza tecnica e interpretativa che si esalta proprio nell’elaborazione di uno stile pittorico originale e autonomo e nell’uso del colore libero, veloce, impressionistico.
- Come sottolinea il critico d’arte Massimo Rossi Ruben, nella presentazione inserita nel catalogo della mostra: “È in questi suoi ritratti […] che si incontrano gli elementi peculiari di un “portraitisme d’antan”, dove la linea compositiva, la centralità del segno e la forza espressiva del colore si compenetrano nella figurazione fino a diventare terza dimensione, materia e volume. Indagine introspettiva, dunque, quella della Poggi Cavalletti, volta all’equanime interpretazione del tratto distintivo dei propri effigiati, attraverso la lettura psicologica dell’indole, della natura e delle inclinazioni oniriche dell’animo, sul limitare narrativo degli accadimenti e delle vicende personali di ciascuno di essi […]”.

- L’eleganza, l’intelligenza, il carattere non comune dei soggetti ritratti è in realtà ciò che veramente interessa e stimola lo sguardo dell’artista. Nel contributo, anch’esso presente in catalogo, del critico Francesco Giulio Farachi, viene evidenziato come la rilevanza artistica di questi ritratti, oltre che nell’abilità figurale, nella capacità di resa psicologica, nella freschezza e genuinità di rappresentazione della persona ritratta, consta proprio nella “idealizzazione di una bellezza dell’essere che incontra e illumina le fattezze e l’interiorità del vero.

- Significa che questi quadri non riconducono solo alla sfera privata e personale della persona ritratta, ma ricreano uno spicchio di mondo e di realtà che sono di questo tempo e di questo spazio vitale, esprimono un originale punto di vista sull’essenza unica, singolare, per ognuno peculiare, dell’umanità”.

 

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