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Festival di Venezia

LEONE D’ORO al film cinese “Still life”

A ’Nuovomondo’ di Emanuele Crialese un Leone d’argento speciale come rivelazione del Festival
giovedì 14 settembre 2006 di Silvana Carletti



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Venezia - Trionfo cinese alla 63esima edizione della Mostra cinematografica di Venezia. Ad aggiudicarsi il Leone d’oro, infatti ’Still life’ di Jia Zhangke, mentre il premio Orizzonti è andato a ’Mabei shang de fating’ di Liu Jie. Prima di dare avvio all’assegnazione dei premi, Catherine Deneuve ha voluto, a nome dell’intera giuria da lei presieduta rivolgere un pensiero speciale al film che, ha detto, è stato molto apprezzato: ’Inland empire’ di David Lynch.

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david Lynch
Leone alla carriera

Visibilmente commossa, lacrime agli occhi, Hellen Mirren, che si è aggiudicata la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, un premio che non ha lasciato stupito nessuno, dal momento che da giorni, ormai, lo si dava per certo. Scontato il conferimento della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile all’attore americano Ben Affleck, George Reevs in ’Hollywoodland’, di Allen Coulter. Leone d’argento per la migliore regia è andato al film di Alain Resnais «Coeurs - Private Fears in Public Places», che in Italia si dovrebbe intitolare «Piccole paure private» Un’ovazione all’annuncio dell’assegnazione dello speciale Leone d’Argento per quella che la giuria ha giudicato d’essere la vera rivelazione del festival ’Nuovomondo’ di Emanuele Crialese, che è salito sul palco ringraziando con una voce soffocata dalla commozione.. ’’Questa è una mostra d’arte cinematografica e il premio che ho ricevuto stasera per me è importante e simbolico. E’ un incoraggiamento a fare di più” ha dichiarato Crialese.

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Crialese

NUOVOMONDO interpretato da Charlotte Gainsbourg e Vincenzo Amato descrive la drammatica traversata di una famiglia dalla Sicilia all’America, agli inizi del ‘900. La storia, come dice il regista, si basa su di un’ampia documentazione, specie nell’ultima parte, quando gli emigranti vengono sottoposti a test psicologici e attitudinali.

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Nuovo Mondo

Il film, comunque, “racconta in forma mitica l’uomo antico che diventa uomo moderno”. Tre i luoghi della narrazione: la Sicilia, il viaggio in mare ed Ellis Island, l’isola “anticamera” di New York, su cui venivano sistemati milioni di emigranti all’inizio del ‘900, in attesa di essere accettati o respinti. Salvatore Mancuso è uno di loro; ha venduto casa, terra e animali per portare i figli e la vecchia madre in un posto, ove ci sarà da mangiare per tutti. E’ un uomo semplice, ma coraggioso che non va in cerca di grandi fortune, ma soltanto di un lavoro e di una casa per la sua famiglia. Possiede una forza nascosta che gli permette di affrontare ogni avversità ed umiliazione, anche quella di sottoporsi a prove psicologiche. Il film è ricco di intensità, di commozione, di colore, nei paesaggi della Sicilia, senza il mare, ma con la terra, la pietra e il cielo e poi, il blu dell’oceano e il grigio freddo e cupo del castello di Ellis Island. Il regista, dopo il successo di “Respiro”, pluripremiato a Cannes, ha tratto ispirazione per questa sua seconda opera, da un viaggio fatto in America, proprio nell’isola, (oggi trasformata in museo dell’emigrazione e della memoria) e ha voluto descrivere le vicende degli abitanti di una regione italiana che ha pagato uno dei contributi più alti al fenomeno di povertà, di disagio, d’incertezza che ha caratterizzato un’epoca. Altro film italiano in concorso “La stella che non c’è” di Gianni Amelio, interpretato da Sergio Castellitto

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Castellitto

e Tai Ling.: una storia tratta dal romanzo “ La dismissione” di Ermanno Rea. Un film basato sulla “questione morale” del protagonista, un manutentore specializzato in controllo delle macchine che vuole, a tutti i costi, evitare il dannoso funzionamento di un altoforno in Cina, ove si è recato per lavoro. La ricerca di questo pericoloso apparecchio si trasformerà in un percorso ricco di avventure, misteri, scoperte, emozioni e rabbia. Un racconto di potente attualità, coraggioso e necessario in momenti così carenti di onestà e giustizia. Ottima l’interpretazione di Castellitto e della giovanissima Tai Ling, nel ruolo di una studentessa di italiano che accompagnerà Vincenzo Buonavolontà nel suo lungo e difficile percorso.

 

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