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Rubrica: EVENTI


PREMIO PAVONCELLA EDIZIONE DEL 2016

Un Evento di grande spessore culturale ed umano
lunedì 6 giugno 2016 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Attualità
Argomenti: Premi


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Francesca D’Oriano

La V edizione della manifestazione del Premio Pavoncella 2016 si è svolta come previsto il 4 giugno 2016, alle ore 18.00, a Sabaudia, presso l’Auditorium del Parco Nazionale del Circeo. L’evento, ideato ed organizzato da Francesca d’Oriano, presidente di Arte Oltre, gode del Patrocinio del Senato della Repubblica, dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, della Regione Lazio, del Comune di Sabaudia, della Provincia di Latina, del Parco Nazionale del Circeo e della Pro Loco di Sabaudia. Sono state assegnate donazioni e borse di studio a neolaureate ed associazioni impegnate nel sociale, grazie alla generosità di sponsor privati quali Casa Rago, Acea, GlGroup, Grimaldi Group, Stim, e Sangalli.

“Il Premio Pavoncella che ha ormai assunto una acclarata valenza nazionale ed internazionale, ha un chiaro obiettivo di fondo: dare il giusto riconoscimento e ribalta mediatica alle “eccellenze in rosa” che hanno brillato e si sono generosamente spese, sovente nell’anonimato assoluto, nei vari comparti della società civile, del mondo universitario, del sociale, della ricerca scientifica, dell’arte e dell’imprenditoria” (dal comunicato stampa di Romano Tripodi).

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Irene Ferri

A condurre l’evento è stata la bella e brava attrice Irene Ferri. In apertura della cerimonia alla presenza di importanti personalità del mondo politico, istituzionale e culturale, tra cui Valeria Fedeli (Vice Presidente del Senato), è stata conferita la carica di Presidente Onorario del Premio all’Onorevole Caterina Chinnici,

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Caterina Chinnici

europarlamentare e magistrato, figlia di Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia nel 1983. Emozionata, la Chinnici ha ricevuto una vera e propria standing ovation.

“Donne dello Stato e per lo Stato” quest’anno sono due: Anna Maria Tosto, prima donna magistrato nominata Procuratore Generale alla Corte di Appello di Bari, premiata per la sua coraggiosa difesa del Diritto nella lotta a criminalità mafiosa e corruzione; Margherita Anzini, capitano, attuale comandante della Compagnia carabinieri di Terracina, figlia di un maresciallo della Guardia di Finanza, è entrata nell’Arma a soli 20 anni, vincendo, il primo concorso statale aperto anche alle donne e da allora ha percorso le tappe di una brillante carriera.

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Anna Maria Tosto
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Margherita Anzini

Si rinsalda anche quest’anno il legame con Napoli e la sua Cultura premiando due giovani docenti del capoluogo partenopeo: Alice Hansen, per la valorizzazione dell’Arte e del Design e per il restauro di opere d’arte moderne e contemporanee, specializzata in conservazione delle opere d’arte e di design in materiali sintetici; Federica De Rosa, per la conoscenza dell’Arte italiana e napoletana. Per la Musica, il premio è andato a Giovanna Famulari, versatile violoncellista, capace di spaziare dal classico a jazz e musica leggera, armonizzando voce e suono, forte di una solida formazione acquisita a fianco di Maestri quali Accardo, Rostropovich, Renzetti e Piovani.

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Federica De Rosa
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Alice Hansen
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Giovanna Famulari

Senza dubbio un riflettore internazionale è stato puntato sull’Evento, quando la presentatrice ha annunciato che il premio “Donna dell’Anno” era stato assegnato per parere unanime della Giuria a Louise Richardson, la prima donna eletta Rettore dell’Università di Oxford dopo più di 800 anni di nomine “maschili”.

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LOUISE RICHARDSON

Un premio ad una carriera accademica iniziata trent’anni fa al Trinity College di Dublino e poi proseguita ad Harvard, nel Dipartimento Governativo dell’università americana, occupandosi di relazioni internazionali, con particolare attenzione ai temi della sicurezza mondiale e del terrorismo, ma anche di istruzione, condizione femminile, diritti umani e difesa della pace. La sottoscritta, Giovanna D’Arbitrio, membro della Giuria, ha tenuto costanti contatti con l’Università di Oxford, riuscendo così ad ottenere un video in cui la Vice Chancellor espone per circa otto minuti le sue idee su temi molto importanti, come Educazione, Istruzione, pari opportunità, solidarietà, diritti umani e civili, lotta al terrorismo e pace. Dal video ho ricavato una versione in italiano, evitando una traduzione letterale, spesso inadeguata a centrare i contenuti per la diversità stessa tra le lingue (qui aggiunta nel P.S.).

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Diamante D’Alessio

Per il Giornalismo, la scelta è caduta su Diamante D’Alessio, direttore dal 2010 del settimanale femminile “Io Donna” che festeggia i 20 anni di pubblicazione come supplemento del Corriere della Sera: un giornale femminile, ricco di spunti, curiosità, suggerimenti e consigli pratici che ha saputo creare con le lettrici un senso di comunità.

Laura De Gara e Clara Balsano sono le due vincitrici per la ricerca scientifica. L’esplorazione dello spazio e la qualità alimentare degli astronauti durante missioni spaziali di lunga durata sono inseriti in progetti di respiro internazionale in cui è impegnata la professoressa Laura De Gara, ordinario di Fisiologia vegetale presso l’Università campus Bio-Medico di Roma, grande studiosa ed esperta di Alimentazione e Nutrizione Umana, collaboratrice della NASA e dell’ESA,

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Clara Balsano
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Laura De Gara

Clara Balsano, attuale Direttore dell’Istituto di Biologia e Patologia Molecolari del CNR, ha dedicato la sua attività di ricerca allo studio delle patologie croniche epatiche di origine virale e metabolica, con particolare riguardo allo sviluppo dell’epatocarcinoma. Una carriera professionale sviluppatasi su tre piani complementari: la didattica, la ricerca, con la direzione di diversi laboratori e l’assistenza. Attualmente, si sta anche occupando della ricostruzione dei laboratori di ricerca distrutti dal terremoto che devastò l’Aquila il 6 aprile 2009.

Al tema della sicurezza alimentare è associata la borsa di studio concessa, in memoria di Dino Rago, alla neolaureata Patrizia Corini, che con la sua tesi ha fornito un contributo nuovo per i prodotti da banco. Un gesto generoso con il quale il fratello Donato Rago ed i nipoti vogliono rendere omaggio all’imprenditore lucano scomparso trent’anni fa, di cui si ricordano i brillanti risultati conseguiti nel settore alimentare, titolare dell’unica azienda italiana invitata nel 1983 al grande Simposio sul bestiame di Fresno, in California. Premiata anche Sara Quattrociocchi con una tesi di laurea centrata su spreco alimentare e suggestione estetica che induce il consumatore a badare più ad aspetto esteriore che alla qualità di alimenti in genere. Per l’imprenditoria è stata premiata Cristina Scappaticci, titolare di una azienda modello a vocazione zootecnica con relativo caseificio, in Ciociaria.

Per la sezione “Impegno nel Sociale” il Premio Pavoncella va all’associazione onlus “Peter Pan”

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che dal 1994, offre accoglienza gratuita alle famiglie di bambini italiani e stranieri malati di cancro, e a Cristiana Squaglia, coordinatrice del Progetto “Chicco di Senape”, nato dalla buona volontà di un parroco romano e di alcuni di fedeli che sono riusciti a realizzare una casa-famiglia per genitori dei suddetti bimbi.

Quanto alla Narrativa, per il Romanzo la Giuria ha premiato “Le tre notti dell’abbondanza” di Paola Cereda (Ed. Piemme) e per il Romanzo come opera prima è stato scelto “Solo amore” di Ludina Barzini (Bompiani editore). Opere molto diverse per le tematiche affrontate, ma che hanno in comune qualità essenziali, come stile scorrevole, trama ben costruita e coinvolgente.

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di Paola Cereda
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di Ludina Barzini

Una bella manifestazione davvero! Speriamo ritorni sempre ogni anno con tanti premi e gratificazioni per la creatività femminile.

P.S.

Versione in italiano del discorso di L. Richardson:

Buonasera a tutti. Mi chiamo Louise Richardson. Sono molto lieta nel ricevere il Premio Pavoncella 2016, grata alla Commissione, alla Giuria, alla Presidente, Francesca d’Oriano per questo grande onore. Ho visto le precedenti vincitrici e sono lieta di essere in loro compagnia. Riconoscere le donne e il loro ruolo in società, non è stato mai molto importante: oggi anche quando pensiamo di aver diritto all’uguaglianza nel mondo civile, pochissime donne sono leader in politica, pochissime nelle università, pochissime negli affari. In qualsiasi professione bisogna affrontare un sistema piramidale, in cui poche donne possono trovare cuore e mete, ma penso che tutto ciò stia cambiando, il ritmo è già più veloce.

Sono contenta di ciò e spero che la mia generazione di donne lavori unita per le nostre figlie, in modo che in nessun campo possano essere “la prima donna” e che esse possano essere in competizione tra loro, giudicate per i loro talenti, per il loro intelletto, non per il loro look, non per il fatto che sono “la prima donna”. Tutto ciò si sta avvicinando, ma nel caso di un cammino più lungo, sarà un problema di organizzazione culturale: per contribuire al progresso delle donne, penso che tutte noi che abbiamo avuto successo, abbiamo la responsabilità di assicurare alle più giovani le stesse opportunità. La prima segretaria di Stato negli USA, Madeleine Albright, disse tra il serio e il faceto che “le donne che non aiutano le altre donne hanno un posto speciale all’Inferno” e l’ho sempre ricordato nella mia mente con un sorriso. Quando guardo le giovani donne con ambizioni, penso come posso aiutarle ad aver successo.

Come sapete, ho svolto la mia carriera nel campo dell’Istruzione e pertanto mi sento molto privilegiata e fortunata. Considero il ruolo dell’Istruzione, in particolare delle università, assolutamente centrale nella nostra società. Le università servono come perni della nostra cultura, motori della mobilità sociale, piloti dell’economia, generatrici di idee, sono le fondamenta stesse della democrazia. Così mentre lavoro duramente sui dettagli, mi sento privilegiata nel fare ciò per una buona causa, poiché mi sembra che non ci sia un modo più saggio che quello di investire nell’educazione delle future generazioni. Ed è anche attraverso l’Istruzione che possiamo integrare i nuovi venuti nelle nostre società.

In Europa ora stiamo affrontando i flussi migratori dei rifugiati e penso che dobbiamo rispondere con generosità verso di loro. Molti di noi in passato sono stati migranti in altri paesi. Io stessa provengo dalla Repubblica d’Irlanda, sono andata all’università di Dublino e attraverso la generosità di altri ho studiato negli USA e ora continuo la mia carriera in U.K., prima in Scozia, poi a Oxford. Oxford ha molti legami con l’Italia e sono molto orgogliosa di tali legami, molto orgogliosa anche di far parte di questa antica università. Anche l’Italia sa tutto sulle antiche istituzioni e ha una lunga tradizione di università di valore.

Ho svolto il mio lavoro soprattutto nel campo della violenza politica, in particolare sui movimenti terroristici, interessandomi e sforzandomi a lungo di capire come possa accadere che una persona possa essere, per alcuni aspetti della vita, un buon insegnante, un genitore, un importante membro della società, eppure unirsi ad organizzazioni terroristiche, commettendo atrocità che violano ogni norma etica e perseguendo scopi difficilmente raggiungibili, con scarsi risultati in percentuale e ad alto rischio di vita. Ho lavorato in questo campo dagli anni ’90 e all’inizio ho trascorso molto tempo leggendo testi sui gruppi terroristici italiani, le Brigare Rosse, un’organizzazione molto politicizzata che per un po’ ebbe successo negli anni ‘70 e cercava di reclutare accademici, sindacalisti, studenti, commettendo gravi atrocità. E ho pensato al notevole successo del governo italiano nello sconfiggere le B.R.

Ritengo che ci siano molte lezioni da imparare da altre società confrontandoci sui movimenti terroristici. Secondo me, la miglior risposta ad essi è nel cercare di capire cosa li spinga, le radici profonde del conflitto, prima di dare una risposta di tipo militare da parte dei governi, quando sarebbe preferibile intraprendere una via politica. Troppo spesso per la natura stessa delle atrocità i governi hanno reagito in modo eccessivo, favorendo un’escalation della violenza. E’ molto difficile impedire ciò in società democratiche con libertà di stampa e con un’opinione pubblica che chiede ai governi di reagire alle atrocità. Penso che in democrazia sia importante avere pazienza, capire la natura dei nostri nemici e poi dare una risposta adeguata. E’ imperativo nel contro-terrorismo che i governi non colpiscano interi gruppi, ma distinguano i veri colpevoli della violenza e dei contesti globali in cui operano, senza gettare sospetti su intere comunità.

Potrei parlare a lungo di terrorismo e contro-terrorismo, un argomento caro al mio cuore, ed anche un buon argomento per un’occasione come questa, ma per concludere lasciatemi parlare ancora di Istruzione e delle opportunità da essa offerte per trasformare la vita. E certamente ha trasformato la mia vita attraverso l’opportunità di poter studiare in alcune tra le migliori università del mondo. Ho fatto parte di comunità internazionali e multinazionali di studenti e studiosi e sono ora onorata del premio che mi date stasera. Avrei voluto essere presente di persona, ma come sapete ho intrapreso un lavoro molto impegnativo che mi coinvolge in ogni momento e ogni giorno, ma spero tanto di poter visitare l’Italia e di incontrarvi e ringraziarvi di persona per questo grande onore.

Grazie mille. Arrivederci. Louise Richardson


 



  • PREMIO PAVONCELLA EDIZIONE DEL 2016
    6 giugno 2016, di Savino De Rosa

    L’articolo ben rappresenta la prestigiosa manifestazione del "Pavoncella" che esalta, con i suoi personaggi tutti al femminile, le loro doti professionali, istituzionali, culturali e imprenditoriali. Il tutto alla presenza di personaggi di alto profilo dei vari campi nel quale il premio si esprime, di sponsors, che ne sono la linfa vitale e di un pubblico competente e caloroso che ha riempito l’auditorio.
    Complimenti e ad maiora.
    Savino De Rosa

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